Giuliano Castellino lascia Forza Nuova per abbracciare il partito di Monsignor Viganò
Tra i leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino era in carcere per aver guidato l’assalto alla Cgil dello scorso 9 ottobre al termine di una manifestazione "no vax" in piazza del Popolo.
Ora ha annunciato di aver abbandonato il partito di Roberto Fiore per aderire al partito di monsignor Carlo Maria Viganò «per dire no alla tecnocrazia, al globalismo e per essere centrali al dibattito odierno. Non vogliamo più stare all'angolo, ma al centro, in un fronte cristiano, popolare, plurale, anti ideologico, che stia fuori dagli schemi del Novecento e guardi al futuro rimettendo la libertà al centro della nostra battaglia».
Il monsignore, legato all'ultra destra, è tristemente noto per i suoi attacchi al Vaticano e per il suo aizzare i neonazisti contro il governo a nome di Trump. «’alleanza anti-globalista lanciata da Monsignor Viganò è l’unico campo di movimento e appartenenza dove ci troverete e troverete i nostri fratelli di resistenza: una sola bandiera: il tricolore» dice l'esponente dell'ultra-destra..