Salvini delira su appelli fatti per nome e colori che devono indicare i genitali dei bambini

Secondo Salvini, ci sarebbero scuole dove «si fa l'appello per cognome, per non discriminare, perché magari a sette anni c'è qualche bambino che si sente fluido».
È questa 'ennesima stupidaggine partorita dal padano in una campagna elettorale che lo vede sistematicamente impegnato nella promozione dell'omofobia. Attingendo alla campagna di Pillon, il leghista ha iniziato ad urlare che lo avrebbe «stupito la notizia che in un asilo, da settembre, i grembiulini dei bimbi saranno gialli. Non più azzurro per i maschietti e il rosa per le femminucce, perché sarà discriminatorio». Ed ancora: «In un’altra scuola elementare, e anche in una media, non si parlerà più agli alunni con i nomi di battesimo. Quando faranno l’appello non ci saranno più Giorgia, Elena, Matteo, Maria Grazia. No, si farà l’appello per cognome, per non discriminare, perché magari a 7 anni c’è qualche bambino che si sente fluido. Fatemi dire che questo non è futuro, questa è una follia assoluta».


Chissà se Salvini è mai andato a scuola, dato che è dalla notte dei tempi che l'appello viene fatto per cognome. E chissà se ci sono andati quei tizi che annuiscono ed applaudono, quasi non si rendessero conto delle stupidaggini che il padano stava sbraitando.


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