Adinolfi dice che i gay dovevano tenersi la sua Carlotta Toschi mentre lui caccia chi non la pensa come lui
Se è molto opinabile ritenere che Mario Adinolfi possa anche solo lontanamente essere ritenuto cristiano, lui non perde occasione per urlare che lui pretende di essere definito tale. Ed ovviamente si considera anche incaricato da sé stesso di dispensare patenti di "cristianità", ovviamente bocciando chiunque potrebbe oppone alla sua corsa per un vitalizio a spese degli italiani.
In conformità alla sua opinabile idea di "cristianesimo", dice che non di dovrebbero poter definire "cristiano" chi non è omofobo, chi non vuole privare le famiglie gay dai suoi stessi diritti e chi non sogna di poter costringere le donne a dover partorire i figli contro la loro volontà. Inventandosi che essere pro-choise significherebbe essere "abortisti" e che bisognerebbe votare chi promette leggi liberticide che obblighino gli altri a fare ciò che loro ordinano, scrive:
Curioso è come spieghi di aver cacciato dal suo partito chiunque non la pensasse come lui, anche se sino a ieri accusava i gay di essere "fascisti" perché non si erano tenuti la sua Carlotta Toschi come volontaria mentre lei prometteva la loro sistematica discriminazione. Ed ovviamente dovrebbe spiegarci quale disagio lo porti a sostenere che obbligare le donne a partorire figli non voluti possa essere ritenuta un'azione "pro life" e non un atto fascista.
Poi, secondo copione, passa ad usare le sue figlie a fini propagandistici. Dopo le vergognose immagini che ritraevano una delle sue bambine mostrata in bikini, oggi giura che sarebbe per loro che vuole leggi che le impongono di non poter scegliere, sarebbe per loto che lui promette guadagni derivanti dal suo voler chiudere gli occhi davanti agli stupri minorili dei militari russi e che sarebbe nel loro nome che lui si impegna nel corrompere all'omofobia i bambini in età scolare:
Arriverà il giorno in cui le sue figlie cresceranno e si renderanno conto di come lui le abbia usate nel tentativo di trarne un profitto personale. E vedremo se il tizio che sorti avrà quel tizio che pretende di vernici ad insegnare come si faccia una famiglia.
Intanto suscita un po' di compassione il fatto che Adinolfi voglia vantarsi del servizio che gli ha dedicato l'emittente di ispirazione no-vax per cui lui lavora:
Da notare è la folla che si accalca per garantire la candidabilità di Adinolfi.
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