Adinolfi contro Giorgia Meloni: «La deviata è lei»


Mario Adinolfi ha corteggiato Giorgia Meloni sino a ieri, cercando di elemosinare una improbabile alleanza che gli avrebbe garantito l'aspirato vitalizio. Ma dato che quel suo tentativo è miseramente fallito, oggi la insulta.
Poiché la leader di Fratelli d'Italia ha tentato di difendersi dalle accusa di omofobia dicendo che i "deviati" non sarebbero gli omosessuali ma chi soffre di disturbi alimentari o di dipendenze varie, il fondamentalista scrive:



Al solito, Adinolfi si arrabbia perché sente toccato nel vivo. Eppure non sembra rendersi conto che lui fa ben di peggio, campando su continui attacchi a categorie a caso la cui unica "colpa" è quella di esistere. E solo quando c'è di mezzo lui, Adinolfi pare accorgersi che è brutto sentirsi discriminati o trattati come persone 'deviate' per come si è.

Solamente un mese fa elogiava la Meloni per i suoi attacchi a gay e migranti dal palco dei neofascisti spagnoli, ribadendo il suo amore per l'omofobia di Putin:



Ovviamente resta incommentabile una Meloni che definisce "deviati" chi soffre di disturbi fisici, come avveniva anche durante il nazifascismo. E Adinolfi non ha detto nulla riguardo video dello stupro pubblicato dalla sua ex amica, la quale oggi si è guardata bene dal commentare lo stupro di una straniera da parte di un italiano in quellap
sua totale indifferenza verso le vittime.

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