Adinolfi sostiene che lui sia il migliore di tutti e che lui difenderebbe ogni diritto di scelta
Mario Adinolfi è tornato a sostenere che chi esce da messa dovrebbe votare lui e l'ex segretario di CasaPound. Peccato sia legittimo anche ritenere che chi esce da messa e vota Adinolfi avrebbe probabilmente potuto astenersi dal presentarsi in chiesa, dato che probabilmente non ha capito nulla dei Vangeli.
Ma se l'uso politico della religione appare ormai come una costante della sua retorica populista, ben più interessante è ciò che lui e il suo rappresentante albanese scrivono tra i commenti. Il signor Zmali tenta di negare che Adinolfi sia un no-vax prima di inventarsi che i vaccini non sarebbero vaccini ma "sieri sperimentali" come sostiene la propaganda neonazista, giurando che loro sarebbero sempre stati dalla parte della libertà di scelta.
Peccato che quelli che dicono di essere per la libertà di scelta chiedano leggi che vietino di poter sposare persone del proprio sesso, che vietino ogni diritto di scelta ai malati terminali e che neghino ogni libertà di scelta alle donne:
Arriva poi Adinolfi, il quale risponde alle critiche di chi contesta la sua ideologia no-vax urlando che lui esige di essere considerato il migliore di tutti in virtù del suo squallido programma elettorale in cui, tra guerre crisi energetiche, lui pensa a pagare le donne per restare a casa a fare figlie e ad aiutare Putin a conquistare l'Ucraina.