De Carli che promette "libertà di scelta per ogni terapia" dopo essersi opposto a quel diritto per i malati terminali


Mirko De Carli appare stupefacente nella sua ipocrisia politica, anche se probabilmente è perfettamente coerente con un partito dove un divorziato vuole vietare il divorzio altrui o dove una signora che promette la sistematica discriminazione dei gay si lamenta perché non la vogliono come volontaria in un'associione lgbt.
Fatto sta che è dall'alto del suo sostenere che si dovrebbe vietare l'uso dei mezzi pubblici alle persone transessuali, oggi racconta che lui vedrebbe «discriminazione» nelle sacrosante norme che hanno tutelato la salute dei lavoratori in tempo di pandemia. Con lui, avreste dovuto rischiare la vita se aveste voluto lavorare perché lui giura che avrebbe garantito la presenza di no-vax potenzialmente infetti sui posti di lavoro:



E se poi ricordate con quale violenza il signor De Carli si è scagliato contro il referendum sull'eutanasia, urlando che Adinolfi ordina che ai malati terminali siano inferte terapie contro la loro volontà, vi lascerà basiti trovarlo capace di scrivere:



Quindi tutto ruoterebbe attorno al fatto che il suo capo non voleva vaccinarsi e pretendeva di andare al Mc Donalds' senza farsi un tampone? Poi la donna non deve poter decidere di interrompere una gravidanza, i gay non devono poter sposare chi vogliono e i malati vanno costretti a subire terapie contro la loro volontà perché ad importare è solo che il suo capo fosse messo nella condizione di poter mandare gli altri in terapia intensiva?
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