Il partito no-vax di Adinolfi chiede la censura dei bollettini riguardanti i decessi da Covid-19
Mentre Mario Adinolfi propone leggi per la "difesa" della razza italica, il suo Mirko De Carli chiede vengano imposte norme che vietano di dare notizia del numero di morti da Coronavirus. Forse teme che la realtà possa sbugiardare la propaganda negaziosta del suo partito e spera che tenere nell'ignoranza i cittadini possa aiutare chi nega i rischi legati alla pandemia:
A quel punto, inizia adire che il partito di Adinolfi vuole vietare anche le campagne vaccinali. Tirando in ballo a casaccio un "greenpass" che non è in uso da tempo e sostenendo che la gente dovrebbe "scegliere" dopo che loro hanno impedito possa essere informata, dichiara:
Inizia anche a chiedere che la Romagna abbia l'indipendenza dall'Emilia, sostenendo che il fato che a lui stia sulle scatole chi ha vinto le elezioni possa risolversi frammentando i territori e costruendo inutili macchine amministrative che servirebbero solo a veicolare soldi pubblici nelle tasche dei politici:
Chiude la sua carrellata i ringraziamenti alle chiesi protestanti che ospitano i loro comizi di propaganda politica sui palchi delle loro chiese, consolidando l'abitudine del loro partito a strumentalizzare la religione:
Insomma, oltre a promettere l'istituzionalizzazione dell'omofobia, il partito di estrema destra guidato da Adinolfi pare voler promettere anche censure alla libertà di parola, federalismo, razzismo e campanilismo.