L'adinolfiniana Carlotta Toschi vede «resistenza contro la dittatura sanitaria»

Carlotta Toschi, candidata del partito di Mario Adinolfi, sembrerebbe un po' confusa nel suo parlare di una fantomatica «resistenza contro la dittatura sanitaria» mentre chiede leggi che obblighino i malati terminali a dover subire terapie contro la loro volontà o mentre chiede che ai gay venga negato il diritto di poter sposare chi vogliono. Eppure lei scrive:

La candidata del partito di estrema destra guidato da Mario Adinolfi e dall'ex segretario di Casa Pound parrebbe elogiare il decreto con cui Rodrigo Chaves Robles ha eliminato l’obbligo dell’uso delle mascherine e della vaccinazione contro il nuovo coronavirus.
A detta del nuovo presidente, la sua scelta sarebbe stata dettata per «dare libertà e responsabilità ai costaricani per la loro stessa salute. Le uniche persone che sono obbliate a usare mascherina sono quelle che, ad esempio, nella sanità assistono chi abbia un sistema immunologico debole».
Insomma, secondo la logica degli adinolfiniano, se un malato terminale non deve poter scegliere per sé stesso mentre il no-vax dovrebbe essere lasciato libero di poter decidere se essere responsabile o meno nei confronti degli altri, ritenendo che la possibilità che possa andare in giro a far morire gli altri venga ritenuta una sua presunta "libertà". Inoltre si impongono obblighi ai più deboli mentre si aumenta il rischio che qualche menefreghista possa infettarli.


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