Adinolfi dice che sarebbe «cretino» chi intona l'inno russo come ama fare lui
Mario Adinolfi appare osceno nel suo mistificare ogni fatto. E così, anche oggi si inventa che Draghi non sarebbe mai stato eletto, rilanciando una teoria dei fascisti che si basa sul negare che in Italia non esista il presidenzialismo. Ed ovviamente ribadisce anche che lui sarebbe disposto a finanziare il massacro del popolo ucraino in cambio di un tornaconto economico, giurando che lui crederebbe ad un referendum-farsa organizzato nei territori occupati perché lui crede a Putin e al suo giurare che i cittadini del Donbass vorrebbero tornare sotto la sua dittatura.
Ma tutto ci porta a pensare che sia proprio Adinolfi ad avere paura del popolo, dato che era lui e non Draghi a manifestare in piazza contro i referendum sul fine vita, pretendendo che al popolo fosse negato il diritto di esprimersi. E non va meglio con la sua crociata atta a sovvertire il voto popolare sul diritto di scelta delle donne.
Ma, a chi glielo fa notare, il fondamentalista risulta i suoi consueti insulti:
Al solito, Adinolfi cerca di nascondersi dietro un presunto "diritto al dissenso". Peccato che nel momento in cui chiede leggi che vietino il dissenso altrui per imporre il suo volere, quella condizione verrebbe a mancare. Infatti Adinolfi ha già il diritto di dissentire dell'aborto e ha già la possibilità di decidere di non abortire, ma le sue pretese mirano proprio a impedire che chi dissente da lui posa fare ciò che ritiene.