Alessandro Zan è stato rieletto
Alessandro Zan ternerà a Montecitorio attraverso la sua seconda legislatura da deputato del Partito Democratico, che fanno seguito a quella del 2013 ottenuta nelle liste di Sinistra Ecologia Libertà.
«Ci siamo svegliati in un’altra Italia -ha osservato il deputato- Giorgia Meloni è stata percepita come “nuovo”, per quanto nuova non sia. Era ministra della gioventù nel peggior governo Berlusconi, ma nella percezione collettiva è stata vista come il nuovo che avanza. Se siamo in questa situazione è evidente che anche noi non abbiamo conquistato la fiducia degli elettori, le responsabilità ce l’abbiamo tutti. Ora siamo all’opposizione e faremo opposizione con forza, energia, determinazione, perché sappiamo che questo governo è il più a destra della repubblica. Una destra che io considero pericolosa».
La preoccupazione è tanta anche in merito ai diritti civili: «La destra dove ogni volta è andata al potere ha cercato di cancellare i diritti e c’è riuscita, come l’Ungheria di Orban, che non è più una democrazia». Ed infatti a congratularsi con lei sono stati i «peggiori» leader su piazza, come «l’omofobo e razzista» Bolsonaro dal Brasile, Orban dall'Ungheria, Le Pen dalla Francia e Morawiecki dalla Polonia.
Pare ovviamente improbabile che il governo Meloni possa anche solo lontanamente prendere in esame una legge che punisca quell'odio di cui lei si nutre per fare soldi sulla pelle die più deboli, ma ciononostante Zan promette che il Pd ripresenterà una legge contro l'omofobia «assieme al matrimonio egualitario, che significa anche legge sulle adozioni, assieme alla legge contro le teorie riparative. Presenterò una legge specifica sul voto ai non residenti. Poi c’è il tema dello Ius Scholae, una legge contro il precariato e contro i tirocini e stage gratuiti, un pacchetto di provvedimenti ad hoc e inizieremo la battaglia. Non abbiamo la maggioranza ma la battaglia continua, con gli stessi strumenti da loro utilizzati contro il DDL Zan come l’ostruzionismo, senza dimenticare la mobilitazione della società civile».