Il divorziato Adinolfi all'attacco di Francesco Totti: «Il divorzio va vietato»
L'impressione è che Mario Adinolfi non sappia cosa sia la decenza e abbia seri problemi nel lasciare in pace i bambini. E così, è ergendosi a giudice supremo che oggi lo troviamo a tirare in ballo i figli di Francesco Totti per sbraitare che lui, divorziato e risposto a Las Vegas con un ragazzina molto più giovane di lui, esige leggi che vietino agli altri di poter divorziare. Ed appare davvero osceno mentre sbraita che lui vorrebbe costringere i bambini a crescere con genitori che si odiano, quasi provasse eccitazione nel pensare a quali violenze infliggerebbe a qui minori costringendoli a star in mezzo a liti furiose e odio continuo.
Forse esperando che l'elettore neofascista possa eccitarsi davanti a chi promette di cancellare ogni libertà civile, scrive:
Chissà cosa pensano le figlie della sua seconda moglie nel leggere che il loro papà avrebbe voluto costringere la sua prima moglie a stare con lui, così da non sposare la loro mamma ed evitare che loro nascessero. E se volessimo andare dietro alle sue semplificazioni, perché non chiede di vietare il matrimonio dato che il matrimonio è la prima causa di divorzio?
Non contento, il fondamentalista ha precisato che lui non vede problemi nel far crescere dei bambini con genitori che si detestano:
Difficile è comprendere perché Adinolfi sembrerebbe odiare così tanto i bambini da volerli costringere a subire tutto quello, anche perché sarebbe grave se pensasse che l'importante è che la femmina venga costretta a stare con un maschio che, magari la picchia davanti ai bambini.
E di certo la stabilità non basta. Ci vuole presenza, affetto, un clima di discussione sereno. Una stabilità anaffettiva, violenta o manipolatoria può creare molti più problemi di quanto non faccia il divorzio. Anche perché è opinabile che Adinolfi voglia trasformare il matrimonio in una gabbia.