Il volantino distribuito in chiesa da don Zampini: «Fermate i partiti che difendono il ddl Zan, veicolo di uno stato di polizia in mano alle lobby omosessuali»
Nella chiesa di Sona, il parroco Giorgio Zampini ha diffuso ai chi si era presentato la messa alcuni volantini elettorali in cui si leggevano frasi come:
Qui occorre scegliere partiti che condividano la nostra esperienza religiosa e possiamo essere liberi di professare la nostra fede. Devono anche rispettare il crocifisso come segno religioso e culturale. Occorre scegliere un partito che non sia fra quelli che promuovano il ddl Zan, un decreto liberticida.
Evidentemente il sacerdote non ha capito nulla del ddl Zan. Ma oltre a ripetere gli slogan del senatore Pillon contro la tutela delle vittime di odio, il sacerdote ha pure aggiunto:
Guardarsi dai partiti che promuovono il Ddl Zan, veicolo di uno stato di polizia in mano alle lobby omosessuali, che ha inventato il reato di opinione, come facevano Hitler e Stalin. Al punto che, se una coppia omosessuale viene da me, prete, per essere sposata, riceve il mio no, mi denuncerà per il reato di discriminazione e io sarò punito con una grossa multa e col carcere.
Ovviamente quella è una bugia, una delle tante contenute nei suoi volantini. Infatti il ddl Zan non prevedeva alcun "carcere" per chi non sposa i gay, ma puniva chi commette reato di ordine penale dettati dal loro odio contro la natura delle proprie vittime. E forse il sacerdote fare un ripasso di storia prima di assimilare un ddl contro l'odio ai reati di opinione definiti da Hitler, ancor più se vuole accusare gli omosessuali di essere una lobby manco volesse scimmiottare Giorgia Meloni.
Ma lui ha preferito dire che non bisogna dare spazio a chi equipara il matrimonio tra un uomo e una o più donne «ad altri tipi di famiglie, chiamando le unioni civili matrimoni e attualmente matrimoni egualitari quelli che dovrebbero nascere da 'diritti civili' circa i matrimoni che poi sono unioni civili fra persone dello stesso sesso». In più il sacerdote sottolinea che occorre «fare una scelta che difenda il valore della vita nel suo nascere e nel suo morire, che ci sia attenzione al valore della solidarietà e dell'accoglienza evitando la tratta di 'nuovi schiavi' favorendo l'immigrazione di massa».
Ma nonostante sia pieno di bugie il volantino di otto pagine distribuito al parrocchiani di Sona, il parroco dice all'Arena di Verona di non essere lui l'autore ma di approvare totalmente il contenuto. «È un testo per i cristiani -spiega- che fanno quello che dice il Vangelo e l'opuscolo spiega ciò che dice il Vangelo».
Peccato che il Vangelo non dica di odiare il prossimo, di dare falsa testimonianza o di cercare di essere complici di chi istiga odio e discriminazione. Sulla sua pagina Facebook, il sacerdote risulta seguace dei soliti noti: I giuristi per la vita, Provita Onlus, il quotidiano di Maurizio Belpietro, e la pagina "Noi con Giorgia Meloni".
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