Jacopo Coghe chiede la nomina di un minitro dell'istruzione dichiaratamente omofobo
Jacopo Coghe sostiene che la "libertà educativa" consisterebbe nell'imporre censure e limitazioni alla libertà di espressione altrui, così da garantire che i bimbi siano indottrinati all'ideologia promossa dalle organizzazioni estremiste finanziate da Mosca.
Promettendo una campagna di istigazione alla discriminazione fondata sulla truffa "gender", è attraverso la sua Provita Onlus che il fondamentalista ha diramato un surreale comunicato stampa in cui afferma:
Parte oggi in tutta Italia una vasta campagna per difendere i bambini dal bombardamento ideologico in chiave gender che aumenta nelle scuole e nei cartoni animati. La campagna comprende affissioni stradali, webinar informativi per genitori, un sondaggio nazionale che sarà presentato in Parlamento a giorni e una petizione popolare. Aumentano infatti i progetti promossi dal movimento Lgbtqia+ e la diffusione della cosiddetta “carriera alias” nelle scuole, confondendo i bambini e mettendo in pericolo la loro educazione e crescita psico-fisica. Come se non bastasse, anche le grandi case produttrici di film e serie tv diffondono l’ideologia Lgbt tramite i loro prodotti per bambini, dalla Disney a Netflix, e ora persino con Peppa Pig. È in atto una vera e propria guerra psicologica contro i nostri figli.
A tutte le forze politiche impegnate in campagna elettorale e chiamate a formare il nuovo Parlamento e Governo chiediamo l’impegno non più rimandabile di nominare un nuovo Ministro dell’Istruzione che sia apertamente schierato a favore della libertà educativa della famiglia e che abbia il coraggio di bloccare qualsiasi incursione ideologica e politica all’interno delle scuole dei nostri figli, specialmente quelle fondate sull’ideologia gender.
Peccato che dovrebbe prima spiegarci cosa sarebbe quella fantomatica "ideologia gender" di cui parla. Dovrebbe spiegarci che c'entrerebbe l'identità di genere con una famiglia con due mamme in Peppa Pig. E ,magari dovrebbe spiegarci se lui pretenda che Netflix sia fatto chiudere perché non è omofobo quanto lui vorrebbe.
Inoltre è gravissimo che il fondamentalista giuri che l'educazione al rispetto metterebbe «in pericolo l'educazione e crescita psico-fisica» dei bambini o che la natura vada ritenuta «ideologica» solo perché non piace ai fascisti o a chi elogia Salvini perché ha sostituito le donne che aveva già ingravidato con ragazzine che hanno quasi l'età delle giovanissime escort assoldate da Berlusconi mentre la Meloni concepiva prole al di fuori del matrimonio.
C'è poi un problema. Se Coghe sostiene vada garantita la « libertà educativa della famiglia» anche se in contrasto con i principi costituzionali, come la mette con quella maggioranza di famiglie che rigettano la sua ideologia e gradiscono che ai figli sia educato il rispetto? La loro libertà nel poter crescere figli sani e rispettosi va calpestata sulla base di chi vuole corrompere i figli all'odio omofobico?
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