Negrini alla Meloni: «Renda reato il gender, colonizzi la Rai e riscriva i libri di storia per le scuole»
Da buon esponente delle lobby integraliste, il fondamentalista Attilio Negrini ci tiene a ostentare il suo sessismo mentre sostiene che le donne andrebbero giudicate sulla base di quanto lui le reputa attraenti dal punto di vista fisico. D'altronde si sa, per loro la donna serve solo a quello. E così ritiene che insultare l'aspetto del primo ministro francese possa dare più credito al suo promettere che Giorgia Meloni cancellerà il diritto di scelta delle donne italiane perché lei se ne frega dei principi dell'Unione Europea e dei diritti dei cittadini:
Dato che l'Italia non è la Russia e non siamo in dittatura come molti camerati vorrebbero, è improbabile che le destre possano fregarsene di quello che pensano gli altri. Ancor più quando a dire che lui se ne sbatte è quello stesso tizio a cui non vanno bene le leggi degli altri stati quando non sono volte a creare odio e discriminazione.
Inoltre non si capisce che dovrebbe c'entrare l'eutanasia, dato che la ministra è in nuova salute e quella è una decisione che andrebbe riservata ai malati terminali. Mica si parla di quell'Alfie Evans che la sua Maria Rachele Ruiu voleva portare in Italia per torturarlo contro il suo supremo interesse!
Non va meglio quando Negrini si augura che la Meloni possa fare ministro l'esponente di Provita Onlus a cui lei ha regalato un posto alla Camera, spiegandoci che l'unica cosa che gli preme è che la signora si faccia promotrice di un linguaggio sessista:
Negrini elenca poi le richieste delle lobby fondamentaliste: la nomina di un presidente di parte, la colonizzazione della Rai e la censura del dissenso. Chiede che l'omosessualità sia resa reato e che chi non discrimina le persone trans sia considerato "un pedofilo. Ovviamente chiede anche che i libri di storia siano riscritti per evitare condanne al nazifascismo, che si elimini l'argine del Quirinale e che venga punito chi non ha aderito all'ideologia negazionisti dei no-vax:
Insomma, questi chiedono un nuovo Ventennio dominato dalla propaganda, dal divieto alla libertà di pensiero e oriento all'odio.