Adinolfi assicura che Provita Onlus non sia integralista quanto lui
Mario Adinolfi pare davvero surreale nelle sue mistificazioni. Oggi sostiene che gli altri partiti sarebbero «senza fede» perché non vogliono torturare i malati terminali, non vogliono costringere le donne a dover stare con degli uomini che le picchiano, non vogliono finanziare i genocidi russi, non si offrono di mandare in terapia intensiva gli altri, non vogliono costringere le donne a produrre prole e non vogliono essere omofobi quanto promette di fare lui.
Ed è quasi eccitandosi al pensiero di quanto Pillon abbia fatto per proteggere chi commette crimini d'odio o quanto male potrebbe fare Maria Rachele Ruiu nel rappresentare l'organizzazione forzanovista Provita Onlus alla Camera che scrive:
Surreale è come dica che lui non abbia voluto andare con la Meloni, quando per mesi ha lanciato fallimentari appelli perché lei lo raccattasse nella sua colazione. E questo fa pensare sia stata lei a non volere Adinolfi, non il contrario.
E non si capisce neppure perché urli che a lui non sta bene che i giornalisti possano raccontare l'attività svolta da Maria Rachele Ruiu in un'organizzazione come Provita Onlus, anche perché una signora che si batte contro i gay e vuole andare nelle scuole a incentivare il sesso non protetto tra gli studenti non è una signora che verrebbe «attaccata perché antiabortista»
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