Adinolfi attacca la Meloni, dicendo che lui avrebbe cancellato le unioni civili e chiesto i danni ai gay per i diritti ottenuti
Mario Adinolfi continua a cercare visibilità proponendosi come quello che va in giro a dire che lui saprebbe fare meglio di chiunque altro. E così oggi commenta il discorso di Giorgia Meloni lamentandosi non sia sia messa ad inveire contro gay e stranieri cone fece davanti ai neofascisti di Vox.
Il fondamentalista non pare avere problemi con una Meloni chr promette di premiare chi non ha pagato le tasse, assicurando che a pagare i loro debiti saranno quei fessacchiotti che hanno sempre pagato le loro cartelle esattoriali. Lui preferisce urlare che se lui avesse vinto, la sua priorità sarebbe stata quella di vietare il diritto di scelta alle donne e di togliere ogni riconoscimento giuridico alle famiglie gay. Peccato che per vincere avrebbe avuto bisogno di qualche voto in più rispetto al suo zero-virgola-poco di consensi.
Nonostante sia impossibile approvare leggi retroattive, lui cerca di eccitare gli omofobi dicendo che si sarebbe fatto restituire ogni beneficio acquisito in passato dalle coppie gay. Ed è curioso lo dica, dato che lui giurava che i diritti già ci fossero e che le unioni civili non avrebbero aggiunto nulla a quanto già non vi fosse. Evidentemente mentiva sapendo di mentire.
E dato che promettere soldi fa ottenere voti, lui promette 2500 euro alle donne più produttive nella produzione di bambini che dice di voler ottenere togliendo assistenza sanitarie a donne che lui costringerà a partorire e che poi dovranno arrangiarsi a mantenere i figli dato che Adinolfi non include mai nelle sue invettive gli uomini che le hanno messe incinte.