Adinolfi sostiene di aver convinto Sallutsti a ritenere che la tortura dei malati sia il fine del cattolicesimo
Mario Adinolfi basa il suo intero pensiero sul sostenere che il mondo ruoterebbe attorno a lui, al suo conto in banca e ai suoi pruriti sessuali. E così, se lui può rispostarsi in un casinò di Las Vegas con una ragazzina molto più giovane di lui, allora sente il bisogno di urlare che bisogna impedire ai gay di poter sposare chi amano. Se lui vuole pagare poco in balletta, allora diventa legittimo aiutare i russi a stuprare bambine minorenni. E se lui non vuole che gli altri possano essere liberi di non subire le sue scelte sul proprio corpo, allora chiede leggi che vietino la libertà degli altri.
Ieri si è ferocemente accanito contro una ragazzina di soli 23 anni, urlano che lui non avrebbe mai accolto la sua richiesta di poter porre fine alle sue sofferenze dato che lui sa sarebbe divertito un mondo a torturarla e a pregustarsi ogni suo ulteriore tentativo di suicidio. Ed è quasi surreale mentre si inventa che le sue invettive avrebbero convinto Sallusti che torturare le ragazzine è divertente, decidendo che ciò dovrebbe imporre terribili agonie anche ai malati terminali che lui vuole siano torturati sadicamente a nome della sua famiglia:
Ci spiace per Adinolfi, ma Hitler non uccideva malati terminali dietro loro richiesta solo quando non esistevano cure e la sofferenza era inaccettabile. E c'è una certa differenza tra un'eutanasia decisa dal malato o imposta da altri, esattamente come è legittimo che un malato possa chiedere doverose cure anche in stato terminale senza che ci sia bisogno che sia Adinolfi ad imporgliele con la forza quella scelta.
Al solito, Adinolfi gioca a far finta che il tema non sia la libertà di scelta, anche se poi è quella che lui vorrebbe vietare in modo che tutti siano costretti a fare ciò che vuole lui.
Iniziando a sostenere che il sadismo renderebbe "cattolici" e che la propria "cattolicità" si misurerebbe sulla base di quanta sofferenza si infligga agli altri, si lamenta che Pillon e Maria Rachele Ruiu non siano libero di imporre un califfato in stile talebano:
Passa a lamentarsi che la Meloni non cancellerà la libertà di scelta delle donne, limitandosi a rendere difficile il riconoscimento dei propri diritti. Ed ovviamente dice che lui ha schifo di un'Europa che non è omofoba e liberticida quando quel suo amatissimo Putin che il suo partito vuole aiutare ad invaderci per creare il regime fascista teorizzato da Dugin.
Al solito, Adinolfi ha la pretesa di poter decidere cosa sarebbe giusto e sbagliato. Ma la sua non è certamente essere spacciata per una "opinione" come lui ama fare, dato che il signorino ha poi la pretesa di imporre le sue opinabili scelte agli altri mediante leggi che vietino di non pensarla come lui, Trump, Putin, Orban e Duda. Insomma, personaggi che pochi prenderebbero ad esempio.
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