Il pastore Carollo usa fake-news del 2017 per incitare i suoi proseliti ad accusare di pedofilia i docenti della scuola elementare di Poggetto
La speranza è che i dirigenti della scuola elementare di Poggetto, frazione di San Pietro in Casale, possano querelare il pastore Luigi Carollo e tutti i suoi seguaci. Perché se è pur vero che il pastore non ha mai nascosto il suo odio contro ogni minoranza e la sua propensione ad offrire falsata testimonianza, inaccettabile èc he invochi licenziamenti e chiusre mentre incita i suoi proseliti ad accusare di "pedofilia" chi non cerca di corrompere i minori all'odio omocobobo.
All'interno della sua incessante campagna di istigazione all'odio contro le persone gay e i loro figli, il pastore modenese scrive:
Non sappiamo quale sia la "fonte" che il pastore ha usato eper cercare di ingannare i suoi proseliti, anche se il linguaggio usato e la perversione nel parlare di "bacetti tra due bambini" lascia immaginare debba arrivare da quei gruppetti neofascisti e lui pare frequentare. Riguardo ai fatti, quella che il pastore ha pubblicato oggi pare una vecchia bufala del 2017 lanciata da Il Giornale:
Ma come spiegarono ai tempi i giornali, quella era una bufala. Gli insegnanti diffamati precisarono:
Questo episodio è totalmente inventato e si pone al di fuori di ogni possibile attività e/o progetto didattico al quale ci atteniamo nel solco dei programmi e delle direttive ministeriali e di Istituto.
A cinque anni di distanza, Carollo ripropone al stessa fake-news, giurandone la veridicità. Si inventa che fatti avvenuti anni addietro siano colpa di chi non istituzionalizza l'omofobia del suo amato Orban contro una legge che lui teme possa difendere chi è vittima di odio e che lui sia compiace sia stata affossata dal suo amico Pillon. Ma non è una bugia bianca quella che porta il leghista Sergio M. Binelli, l'adinolfiniano Mirko De Carli e altri soggetti che ci auguriamo possano essere identificati ed indagati a scrivono messaggi come questi:
Ovviamente alcuni suoi proseliti credono alle menzogne di Carollo sul fatto che avvenimenti mai accaduti cinque anni fa vadano ritenuti una conseguenza di una legge contro i reati d'odio che lui ha ferocemente combattuto a danno di migliaia di ragazzini:
Ad aggravare la posizione di Carollo e a sottolineare le sue probabili responsabilità penali in quell'aggressione squadriste contro le vittime delle sue menzogne sono i "mi piace" e i cuoricini che lui elargisce ai chi dice che gli insegnanti di quella scuola sarebbero "malati di mente".
Il pastore dispensa elogi anche a chi incita ad aggredire il fotografo dello scatto decontestualizzato e chi pare invitare ad usare la violenza contro le vittime delle calunnie del pastore:
Apprezzamenti da parte di Carollo vengono elargiti a chi augura la morte ai genitori che non vogliono corrompere i figli all'odio omofobico o a chi duce che i gay sarebbero "depravati" e "sterco del demonio":
La speranza è che quei messaggi possano essere presto resi oggetto delle attenzioni della Procura di Modena e che le autorità possano far capire a Carollo che calunnia e diffamazione non sono "libertà di espressione" come lui ama sostenere.
Update 16:20: ulteriori verifiche ci hanno portato ad appurare che lo screenshot di Carollo arriva da un vecchio articolo del 2017, aggravando il suo aver rilanciato oggi la notizia dopo aver omesso la data e le rettifiche. E non va meglio con il suo aver cercato di mettere in correlazione i fatti con un ddl discusso molto tempo dopo, facendo intendere che i fatti si sarebbero verificati dopo l'affollamento della norma da parte di Lega e FdI:
Tra le altre omissioni, Carollo non ha riportato la smentita della notizia che era riportata proprio nell'articolo che lui ha citato:
Qualora ve lo stesse chiedendo, la pruriginosa censura del presunto "bacetto" è stata aggiunta proprio dal pastore modenese. Ed è indicativo che il consigliere leghista Sergio M. Binelle e Mirko De Carli cerchino di dare credito ad una conclamata bufala a conferma della loro scarsa verifica delle fonti.
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