Il pastore Luigi Carollo ostenta la sua vicinaza a Giorgia Meloni
Dato che Luigi Carollo sostiene che la politica non debba cercare migliorare le condizioni di vita dei cittadini ma debba compiacere quanti quanti provano eccitazione nel contribuire sistematiche discriminazioni a danno del prossimo, non stupisce che lui sia felice per l'elezione del «presidente Meloni». Al maschile, dato che le destre sostengono che l'uso del femminile vada bene solo per parlare di mamme o di prostitute.
E mentre il pastore si vanta della sua sfrenata simpatia verso chiunque rappresenti le destre omofobe, è il consigliere leghista Sergio M. Binelli a guidare la consueta irrisione delle vittime di odio con cui i discepoli di Carollo sono soliti commentare i suoi post.
Dato che Carollo ama sostenere che i reati d'odio sarebbero "libertà di espressione" e che ogni opinione a lui sgradita rappresenterebbe una fantomatica "persecuzione" alla sua sacra persona, sono ormai mesi che i suoi proseliti si divertono a scrivere titoli idioti che dicono verranno usati per diffamare il loro leader. Ma il solo fatto che loro siano ossessionati dal ridere di chi subisce dichiarazione pare una netta conferma di come il pastore venga ritenuto uno spacciatore di omofobia da chi frequenta la sua pagina di propaganda politica.
Una volta sdoganata l'idea che la politica dovrebbe vietare ogni libertà agli altri, gli stessi seguaci di Carollo si sono rivoltati contro il loro pastore lamentandosi che la Meloni non userà la forza per costringere le donne a produrre bambini e aiuterà gli ucraini a difendersi dall'attacco russo al posto di aiutare Putin a ucciderli tutti:
Curioso è come si sentano fratelli di Putin mentre tacciono sui crimini di Mosca. Ed ovviamente nominano il nome di Dio invano come pretesto per chiedere che gli altri siano obbligati a fare quello che dicono loro.
Il pastore sostenere anche che Giorgia Meloni sia il profotti delle sue preghiere perché prova eccitazione in chi è contrario al «riconoscimento dei diritti degli omosessuali». Quindi ammette che i diritti dovrebbero ma lui prega perché non siano «riconosciuti» a garanzia della discriminazione di interi gruppi sociali:
Sostiene poi che la sua Eugenia Roccella costringerà le donne a non poter interrompere in modo sicuro le gravidanze. Ma Carollo omette di dire che le donne potranno acquistare il libro di Eugenia Roccella in cui la nuova ministra spiega alle donne come procurarsi aborti fai-da-te lanciandosi dalle scale o usando pompe della bicicletta:
Quindi il pastore incolpa Dio per il mancato «:riconocimento» dei diritti dei gay e per tutte quelle donne che lui farà morire mentre tenteranno di abortire? E ne va pure così fiero da ritenere di doverlo urlare sui social?