Il pastore Luigi Carollo torna a calunniare Gayburg, inventandosi che Facebook ci abbia accusato di «violato e discriminato»
Se il pastore Luigi Carollo desidera una denuncia penale per diffamazione aggravata, vedremo di accontentarlo. Perché noi ci saremmo anche un po' stufati della sua smania nell'offrire falsa testimonianza contro di noi, spessi citando il nome di Dio invano.
Presumibilmente eccitato dal post in cui spiegavamo che Facebook ha limitato il nostro account a causa di un post dedicato al crowfounding del calendario dei Worldwide Rowers, il pastore evangelico scrive:
Ci spiace per il signor Carollo, ma è improbabile ritenere che Dio odierebbe i gay solamente perché lui ama Putin e vorrebbe aiutarlo a finanziare la su invasione dell'Ucraina attraverso militari impegnati in stupri di bimbe di 4 anni così come chiedeva il partito che lui invitava a votare alle elezioni. Ed è chiaramente calunnia il suo giurare su Dio che noi avremmo «violato e discriminato», dato che non si sta parlando di quei suoi osceni post di incitamento alla discriminazione in cui lui invitava a votare chi dice che i gay sarebbero di «pervertiti» da ritenere immeritevoli di diritti civili.
Difficile è anche pensare che il pastore possa giurare il falso senza essere in profonda malafede, dato che lui ha appreso la notizia da un post in cui venivano chiaramente palesati i motivi della scelta di Facebook. E quei motivi non sono neppure lontanamente quelli che lui spergiura:
Curioso è il suo dire che Dio ci avrebbe punito perché lui ci considera suoi «oppositori». Ma anche qui ci tocca smentirlo: noi non ci opponiamo a lui, ma ci opponiamo solo alla sua persecuzione dei gay e alle sue campagne di incitamento all'odio. E tanto ci porta a ritenere che Dio sarà fiero della nostra opera e che lo sarà molto meno della sua. Lui non è d'accordo? Ce ne faremo una ragione, ma noi continueremo a sostenere che Dio non sia malvagio come lui lo dipinge.
Eppure le sue menzogne hanno spinto alcuni suoi proseliti a fare branco e a ritenere di dover insultare Gesù nel suo nome, peraltro ricevendo le lodi del pastore modenese:
E pure un'altra sua proselita tira in ballo Dio, sostenendo che dispenserebbe punizioni a chi osa avere opinioni diverse dalle loro:
Già nelle scorso ore il pastore ci attaccava, inventandosi che lui pregherebbe per ogni governo. Peccato a noi risulti abbia pregato con Pillon per l'avvento di Orban, ma mai lo abbiamo sentito pregare per Draghi o per chi difende i diritti delle minoranze. Eppure lui ha scritto:
Ed ovviamente aveva fatto seguito la consueta litanie di insulti e offese gratuite che Carollo è solito chiamare:
Rassicuriamo il diffamatore che irride i disoccupati che noi non percepiamo alcun reddito di cittadinanza, così come vorremmo spiegare al tizio che ci dà degli "imbecilli" che lui dovrebbe ringraziare Dio per ogni volta in cui non lo quereliamo per diffamazione aggravata. Alla tizia che invoca la "libertà di opinione" ricordiamo che esiste anche il diritto di critica. motivo per cui Carollo può dire ciò che vuole esattamente come è nostro diritto precisare che noi non concordiamo con lui. E la dice lunga sulla loro volontà di colonizzare le scuole il loro chiedere che i bambini siano affidati a chi ha ostentato avversione contro interi gruppi sociali
Tornando al post iniziale, ad esprimere apprezzamento troviamo il pastore che si auto-piace da due account diversi, sua moglie e il rappresentante del partito omofobo di Mario Adinolfi:
Il bello è che il pastore sostiene persino di averci querelato per le nostre opinioni, asserendo di averlo fatto attraverso l'avvocatessa che si è candidata con Adinolfi. Fosse vero, sarebbe divertente incontrarlo davanti ad un giudice per potergli chiedere perché si diverta a giurare il falso e faccia di tutto per incitare i suoi proseliti a diffamarci.
A proposito, manco è vero che ci abbiano «bloccato l'account» come lui sostiene.