La Duma ratifica l'annessione dei territori ucraini,ma i voti sono maggiori ai presenti
A fronte di una comunità internazionale che non ha alcuna intenzione di riconoscere l'esito del referendum-truffa sull'annessione di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson alla Russia, Vladimir Putin ha ordinato alla Duma di ratificare l’esito. E così è stato fatto, anche se pare curioso che sui 408 presenti si siano vontati 413 voti favorevoli. Ossia sono spuntati più voti che parlamentari presenti in aula.
Non solo, nonostante ogni votazione sua stata proclamata “all’unanimità”, ogni volta si è registrato un risultato differente rispetto agli altri: 4011, 413 e 412 voti a fronte di un numero inferiore di votanti.
Il presidente del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin,ha sostenuto che quelle discrepanze dipendessero da «un guasto tecnico» che non richiedeva una nuova votazione dato che il risultato era già stato deciso e lui pensa che non ci si debba preoccupare «per un voto più o un voto meno».