Pillon benedice il matrimonio del suo social manager, dicendo che noi dovremmo pagargli il mutuo


Il leghista Matteo Montevecchi si è sposato al cospetto di Simone Pillon, anche se fa un po' sorridere che il leghista voglia descriverlo ai propri proseliti come il povero ragazzetto squattrinato che dovrebbe essere pagato dallo stato per ingravidare sua moglie.



L'esempio pare poco credibile, dato che Montevecchi non deve aver fatturato poco producendo video contro i migranti. Ed è facile pensare abbia fatto molti altri soldi come social manager di Pillon o nel suo ruolo di leghista incaricato a rappresenta la lobby forzanovista Provita Onlus.
In fondo, non tutti i giovani vengono indicati da Wired come i ventenni che hanno rilanciato l'ultra destra facendosi promotori di Putin:



E qualcosa deve aver fatto per radicarsi negli ambienti dell'ultra-destra, se anche la dottoressa no-vax che va in giro a promuovere fantomatiche "cure" dell'omosessualità si è premurata di fargli gli auguri:



E quindi Pillon vorrebbe che il suo Montevecchi si faccoia pagare il mutuo dalle nostre tasse come premio per il suo chiedere che alle famiglie gay siano negati i suoi stessi diritti? E la sposa saprà che il datore di lavoro del marito già valuta la produttività del suo utero chiedendo venga impiegato come lui comanda?
Ma soprattutto, se Montevecchi si crede il figlio di Putin, perché il mutuo non se lo fa pagare da papà Vladimir, sempre trovi il tempo dato il suo essere impegnato ad ordinare stupri minorile e promettere bombe atomiche sull'Europa? Anche perché Pillon può sostenere che i soldi creino figli, ma c'è chi pensa che sia la follia del loro alleato russo a togliere la voglia di mettere al mondo dei figli in un mondo in cui c'è chi ammira Trump. Duda o Orban.

La signora Maria chiara ha così scelto di sposarsi al cospetto di Pillon con un tizio che ha pagato la torta nunziale inveendo contro il femminismo, sostenendo che i leghisti avrebbero deciso che «l'8 marzo è stato istituito dal dittatore russo Lenin e la data era stata imposta per commemorare il contributo delle donne per costruire il comunismo e per farle credere fossero state liberate dalla schiavitù capitalistica e dal patriarcato»



Naturalmente non mancano anche video contro i Rom, contro il 25 aprile, contro i diritti dei migranti. E tutto si basa sul suo dire che la gente ci mentirebbe e che i leghisti conoscano la vera verità in quanto figli di Putin che da Mosca si sentirebbero illuminati:



Nulla di nuovo, dato che Montevecchi fu parte della squadra di Morisi e adottò il metodo Donadel per il confezionamento di propaganda social. E ne ha tratto frutto, dato che oggi si intasca un ricco stipendio da consigliere dell'Emilia Romagna, dove ha una poltrona nella commissione per le parità e i diritti delle persone, nonché un incarico al Senato presso segreteria particolare del presidente della Commissione straordinaria diritti umani.
E chi non affiderebbe pari opportunità e diritti umani a chi si batte per smantellare le reti contro le discriminazioni sostenendo che lui si senta offeso dall'ipotesi di introdurre aggravanti per chi delinque per motivi dettati dall'odio?

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