Provita Onlus chiede a Salvini di garantire la sistematica umiliazione degli studenti trans nelle scuole


Matteo Salvini è tornato a promettere omofobia, dicendo che lui garantirà che le studentesse trans siano chiamate al maschile al solo fine di umiliarle e che i bagni verranno suddivisi sulla base degli organi genitali in modo che le ragazze trans siano obbligare a frequentare i bagni dei maschi.

Lo annuncia l'organizzazione forzanovista Provita Onlus, scrivendo:

Accogliamo con grande favore la presa di posizione del leader della Lega Matteo Salvini che, tramite i social, ieri si è espresso contro la cosiddetta carriera alias e i bagni neutri nelle scuole. Ci aspettiamo di conseguenza che il prossimo Ministro dell’Istruzione si schieri apertamente per la libertà educativa dei genitori, bloccando la diffusione di queste pratiche illegali e pericolose per i giovani e ogni altra iniziativa fondata sull’ideologia gender, come richiesto dai quasi 35.000 sottoscrittori della nostra petizione.

Ovviamente il signor Jacopo Coghe dovrebbe prima spiegarci cosa sarebbe quella fantomatica "Ideologia gender" che lui usa per imporre discriminazione ai ragazzi, così come dovrebbe dare prova che il rispetto sarebbe "illegale" solo perché lui diceva che Putin un esempio a cui ispirarsi.

Da sempre rabbioso contro la possibilità che qualche studente non subisca l'odio che la sua organizzazione promuove, il signor Coghe ha poi aggiunto:

La carriera alias è una iniziativa ideologica e totalmente illegale poiché gli organi collegiali scolastici non hanno il potere di modificare i dati anagrafici degli studenti sulla base di presunte identità di genere auto-percepite, per di più prive di qualsiasi riscontro clinico. Sempre più scuole in Italia, purtroppo, violano la legge proponendo uno strumento che rischia di rafforzare nei minori l’idea malsana di essere “nati nel corpo sbagliato” anche in presenza di incertezze emotive superficiali o influenzate da mode e tendenze del momento, con danni psicofisici potenzialmente irreversibili. Per questo è urgente che il prossimo Ministro dell’Istruzione emani un atto chiarificatore e vincolante per porre rimedio a tale deriva.

Anche qui il signor Coghe omette di dire che tutte le cose che ha giurato sono frutto della sua fantasia, dato che la scienza dice ben altro. Ed p curioso che Coghe giuri su Dio che lui non avrebbe saputo sentirsi uomo se a scuola non avesse visto omofobia e disprezzo verso chi non condivideva le sue stesse fantasie sessuali.
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