Il governo Meloni promette una Rai di desta che faccia fiction di destra
Esattamente come fecero i fascisti, anche il governo guidato da Giorgia Meloni cerca di campare su quel "noi contro loro" che fu alla base della propaganda del Ventennio. E se Salvini promette di far licenziare chiunque osi dissentire dalle sue politiche contro i migranti, il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano è andato dalq uotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi a dichiarare: «Basta con i fondi dati solo ai film di sinistra. Chiederò alla Rai di fare una fiction sulla vita di Indro Montanelli e su quella di Oriana Fallaci».
Ovviamente Sangiuliano non ha specificato se la sua fiction di destra dovrà mentire agli italiani e omettere di raccontare come il suo Idro Montanelli sposò una bambina etiope di 12 anni nel 1936. E riguardo alla sua amata Oriana Fallaci, l’ex direttore del Tg2 pare ignorare che il servizio pubblico ha già realizzato una miniserie a lei dedicata, che fu trasmessa su Rai 1 nel 2015.
Curiosa è la sua teoria per cui lui ritiene che la Rai sia troppo di sinistra, anche se il semplice fatto che lui fosse stato lasciato libero di usare i soldi degli italiani per produrre un telegiornale altamente fazioso atto a promuovere il populismo parrebbe smentire le sue stesse invettive.
E se suscita perplessità il fattoi che un ministro della cultura possa prendere Marcello Venziani come suo riferimento culturale, l'ex direttore del telegiornale di propaganda populista della seconda rete ha sbraitato: «L’erogazione dei fondi è stata assolutamente unilaterale: si finanziavano film che fossero coerenti con una certa narrazione culturale della società italiana, della nazione e del mondo. Io, invece, voglio una cultura plurale. Come dice Marcello Veneziani bisogna rompere la ‘cappa’. Tutti devono esprimersi: non voglio sostituire un’egemonia di destra con un’operazione sostitutiva, ma voglio aggiungere. Se qualcuno vuole fare un film su D’Annunzio o su Pirandello, deve poterlo fare liberamente…».
Peccato sia già così, dato che proprio in questi giorni è arrivato nelle sale il film “La stranezza” di Roberto Andò, dove Toni Servillo interpreta proprio Luigi Pirandello.