Il leghista Pillon continua a giocare a fare il critico d'arte che si arrabbia con chi lo corregge
Dato che l'ex senatore leghista Simone Pillon ci tiene molto a sottolineate che lui sarebbe un avvocato, c'è da sperare che non sia solito andare davanti ai giudici a mostrare dei quadri a caso nella speranza di sostenere teorie che paiono del tutto prive di qualsivoglia correlazione. Infatti non si capisce proprio come voglia sostenere che ci sarebbero nessi tra chi ha avuto figli settemila anni fa e il dire che i reati dettati dall'odio sarebbero cosa buona e giusta da tutelare a livello normativo.
In quella sua abitudine a mostrarsi sempre aggressivo e rancoroso verso chi dice la verità, si è messo a urlare che non è giusto che una egittologa osi raccontare che le sue fantasie sono prive di logica storica. Ancor più se è una donna, quindi una di quelle persone che lui e Gandolfini vorrebbero fosse rinchiusa in cucina.
Ed anche qui la sua teoria è curiosa, dato che giura che se la gente trova ridicolo il suo proporre quadri a caso per sostenere tesi prive di senso, significherebbe che lui sta facendo la cosa giusta e che la gente avrebbe paura di lui:
In un altro messaggio chiarisce che le sue opere sono dettate unicamente dalla volontà di far arrabbiare chi trova illogica la sua propaganda:
Naturalmente Pillon può fantasticare e proiettare le sue fantasie erotiche su famiglie morte secoli fa, ma sinceramente dovrebbe forse provare a creare un collegamento logico più significativo se non vuole che in televisione ci sia qualcuno che scherza sul suo improvvisarsi critico d'arte.
Infatti non serviva alcuna egittologa per capire che se lui vede dei e raggi di sole sulle donne gravide, negli stessi anni l'arte raffigurava una vita sessuale assai più libertina persino di quel loro leghista che parlava di "famiglia tradizionale" mentre organizzava party di sex-chems a base di escort rumeni.
L'esperta ha invece osservato l'ovvio, ossia che era folle prendere i faraoni come esempio della cosiddetta "famiglia tradizionale" che viene teorizzata da quei personaggi di destra che mediamente hanno almeno un paio di famiglie a testa. E se è vero che anche i faraoni avevano più mogli come tutti i leader di destra, l'egittologa ha spiegato come nell'antico Egitto la famiglia non avesse alcuna «sacralità» come sostenuto da Pillon. Non c'erano alcune norme né religiose né civili, ma quando due persone volevano andare a vivere assieme, andavano e semplicemente iniziavano a vivere assieme.