L'ultima sparata di Provita Onlus: «I gay vogliono influenzare le menti e la maturazione dei bambini»
Poiché il fantomatico "gender" è una truffa culturale ideata da un sacerdote indagato per molestie sessualità, pare assai difficile possa essere «sponsorizzato» come sostiene l'organizzazione forzanovista Provita Onlus. Eppure è quanto sostiene Jacopo Coghe in un comunicato stampa atto a sostenere che i comuni dovrebbero esimersi dal patrocinato eventi contro la discriminazione (anche se poi lui si fece patrocinare il suo congresso omofobo di Verona dal Comune e dal ministro leghista Lorenzo Fontana).
Con i suoi soliti toni allarmistici, tenta di sostenere che la mancata corruzione dei minori all'omofobia sarebbe a danno dei bambini:
«Favole, laboratori e spettacoli gender, ma anche un incontro sulla bandiera arcobaleno in quanto simbolo dell'amore LGBTQI+. Il Comune di Roma e il Municipio III Montesacro si rendono protagonisti, in due distinte iniziative, di un vero e proprio attacco ideologico ai bambini. Domani, a piazza Sempione, è prevista l'iniziativa “Liber3 di Gioire”, organizzata dai collettivi LGBTQI+ e ultra-femministi e patrocinata, con tanto di logo, dal III Municipio. Infarcita di “schwa” e asterischi, l'iniziativa ha il dichiarato scopo di “costruire un quartiere transfemminista”, “ripartire dai desideri de* bambin*” e si rivolge con favole e letture gender a bambini dai 4 e dai 5 anni in sù. Il 20 novembre, invece, con la scusa della Giornata Internazionale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, la Casina di Raffaello, lo spazio arte e creatività di Roma Capitale, propone, dandone notizia tramite gli Asili Nido, un laboratorio sulla bandiera arcobaleno per bambini dai 6 agli 11 anni.
E se fa sorridere come Coghe promuova una ideologia pericolosa per i bambini con la scusa di volerli "difendere" dalla tolleranza, è sempre parlando a casaccio del fantomatico "gender" che conclude:
È impossibile non ricollegare questo continuo bombardamento gender all'incarico assunto da Marilena Grassadonia, ex presidente di Famiglie Arcobaleno, come responsabile dell'Ufficio LGBTQI+ del Comune di Roma appositamente creato dal sindaco Gualtieri per diffondere le istanze della comunità arcobaleno. Nelle scuole della Capitale si veicola sempre più l'agenda politica e ideologica LGBTQI+ su sessualità fluida, indifferentismo sessuale, omogenitorialità, transizione sociale e sessuale. Le istituzioni dovrebbero difendere la sana maturazione dei bambini e preservarli da qualsiasi indottrinamento politico, specialmente se inerente tematiche sessuali. Per questo chiediamo al Sindaco Gualtieri e ai presidenti dei Municipi di smettere di promuovere le istanze politiche LGBTQI+ sulla pelle dei bambini per influenzarne le menti e la maturazione personale», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.
Peccato che a fare politica e a promuovere Lega e Fratelli d'Italia sia proprio Coghe, dato che non c'è nulla di politico nell'insegnare ai bambini che la natura è più varia di quello che possono constatare nel loro orticello. E se Coghe vede "indifferentismo sessuale" nella mancata promozione dell'omofobia, il problema parrebbe suo e non dei bambini che lui vorrebbe costringere a crescere nel pregiudizio.