Usa. Uomo apre il fuoco in un locale gay, uccidendo cinque persone
A Colorado Springs, negli Stati Uniti, un uomo ha aperto il fuoco in un locale gay. Il bilancio è di cinque persone uccise e almeno 25 feriti.
Secondo le ricostruzioni della polizia, l'uomo sarebbe entrato nel Club Q.poco prima di mezzanotte di foenica e avrebbe iniziato a sparare sugli avventori con un fucile semi-automatico.
Il locale ha parla di un «attacco d’odio insensato alla nostra comunità», dato che nel serata di sabato era stato organizzata un evento per il Transgender Day of Remembrance, una ricorrenza attacommemorare le vittime dell’odio e del pregiudizio verso le persone trans.
Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, ha commentato: «Ci stringiamo con rabbia e dolore a tutta la comunità lgbtqi+ del Colorado, colpita da una violenza sanguinaria, un atto folle che ha seminato lutto e terrore. Mandiamo tutta la nostra vicinanza ai familiari delle vittime e alle persone ferite durante l'attentato. Attendiamo di conoscerne la matrice, tuttavia questo tragico fatto si inserisce inevitabilmente nel solco degli altri attacchi subiti negli ultimi anni dalla comunità lgbtqi+, in Florida nel 2016 e a Oslo solo pochi mesi fa, proprio nei Paesi in cui questa comunità ha costruito percorsi di affermazione e visibilità, spazi sicuri, strategie concrete di piena uguaglianza. Non possiamo non dirci che sulla nostra comunità si concentrano ostilità diverse, di natura politica, sociale, religiosa, che si alleano e prendono corpo in atti d'odio ricorrenti e di una violenza inaudita. Qualora fosse confermata la matrice terroristica, di qualsiasi ispirazione, di questo fatto, sarebbe doveroso sottolineare che l'evento si inserisce in un contesto in cui le destre estreme, in tutto il mondo occidentale e non solo, utilizzano l'avversione alle nostre tematiche come elemento identitario per rafforzare il proprio consenso. Questa retorica produce un clima, che sta alla base e ispira i crimini d'odio».
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