Libero ci spiega che in democrazia è vietato contestare come in dittatura

Se la matematica non è una opinione, la maggioranza di cittadini non ha praticamente votato dato che l'affluenza alle urne è stata del 63,91%, con una diminuzione del 9% rispetto alle elezioni politiche del 2018. Eppure Libero giura che tutti gli italiani vorrebbero la loro Giorgia Meloni, mentre accusa di «odio» quanti la contestano con i metodi rodati da Salvini e da Fratelli d'Italia

Ci vuole coraggio a definire “voti in massa” quei con 7 milioni di voti che hanno dettato il primo partito che ha preso meno voti nella storia repubblicana. E ci vuole ancora più coraggio a non provare vergogna nello scrivere come come queste:

Forse Libero non lo sa, ma la democrazia non si esaurisce col voto e non è vietato criticare chi governa, dato che al momento non siamo in dittatura.

E chissà perché non vedevano "odio" quando i leghisti bruciavano i fantocci dei politici al governo:


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