Salvini: «Se uno vuole pagare due euro il caffè con la carta di credito è solo un rompipalle»
Forse ancora scottato perché il suo partito è stato pizzicato mentre rubava rubare 49 milioni di euro agli italiani e mentre Savoini trattava con mosca un'altra maxi truffa a danno delle famiglie del Bel Paese, sono ormai giorni che Matteo Salvini non fa che ripetere che lui vuole garantire l'rintracciabilità del denaro.
Ma la sua ossessione nel volersi proporre come l'alleato degli evasori fiscali e di chi traffici illeciti pare diventare ridicolo davanti alle sue sparate, E così pure oggi se n'é uscito dicendo: «Se uno vuole pagare due euro il caffè con la carta di credito è solo un rompipalle. Io cerco di pagare in contanti, perché a me piace andare a prelevare al bancomat».
E se sinceramente ci dovrebbe importare poco se lui si diverte a d andare al bancomat e se lui sostiene che gli altri vadano obbligati a fare quello che piace a lui, tragicomico è come ritenga che quella storiella dovrebbe giustificare il provvedimento che riporterà indietro il Paese di almeno 10 anni e garantirà l'obbligo di dover circolare con banconote e monetine perché lui vuole che i commercianti possano rifiutare pagamenti con carta per qualunque acquisto sia sotto i i 60 euro.