Adinolfi vuole che la Juventus abbandoni il campionato per ripicca con chi rispetta le regole

Mario Adinolfi non pare un gran sostenitore dell'onestà. Ha difeso chi delinque per motivi d'odio, ha elogiato i negazionisti che pretendevano di poter infettate i colleghi sul posto di lavoro ed ha addirittura chiesto che l'Italia continuasse a dare soldi a quella Russia che inviava dei criminali a stuprare bambine ucraine di quattro anni.
In linea con quelle posizioni, oggi si lamenta che la Juventus sia stata sanzionata con 15 punti dalla Corte federale d’Appello in merito al caso plusvalenze:

Se lascia sconcertati il suo sostenere che punire chi truffa sarebbe da intendersi come una "ingiustizia", tragicomico è il suo sostenere che chi viola le regole dovrebbe cercare di danneggiare chi le rispetta.

Forse abituato a ripetere sempre gli stessi slogan, si inventa pure che la difesa legalità sarebbe "astio abtijuventino" come quando giura che il rispetto dei diritti umani sarebbe "odio anticristiano" verso chi abusa della religione per promuovere discriminazioni assai poco cristiane:

Davanti a fatti simili, qualunque altra squadra italiana sarebbe probabilmente stata spedita in serie B. Eppure lui ha pure il coraggio di parlare di fantomatico odio verso la Juve.


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