Balneari, la Meloni vuole prorogare le concessioni
Lo stabilimento balneare Twiga, di proprietà di Santanchè e Briatore, fattura oltre 4 milioni di euro all'anno e versa solo 17.000 euro di tasse. Però in estate ha versato a fondo perduto un contributo di ben 26.000 euro al partito di Giorgia Meloni.
E non è stato il solo, dato che molti stabilimenti le hanno regalato soldi dopo che lei ha promesso di opporsi alle gare pubbliche per le concessioni balneari.
Ed infatti Fratelli d'Italia e Lega hanno proposto oggi di cancella l’attuale scadenza, fissata dalla legge sulla concorrenza del governo Draghi e confermata dal Consiglio di Stato, per gsrantire che le attualicon cessioni continuino «ad avere efficacia fino all’approvazione della legge di riforma organica della relativa disciplina».
Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, dichiara: «Prosegue l’attività di sostegno dnei confronti delle imprese balneari che rappresentano un tessuto importante per il turismo e l’economia del nostro Paese e che, purtroppo, hanno subito danni anche a causa delle ultime calamità climatiche. Dobbiamo trovare una soluzione rapida, e nei modi dovuti, per tutelare le aziende del settore. Per questo abbiamo presentato due emendamenti al dl Milleproroghe, a firma Ronzulli, Gasparri, che prorogano le scadenze previste nel decreto concorrenza dell’allora governo Draghi, di uno o due anni, tempo entro il quale, secondo noi, vanno trovate soluzioni definitive una volta per tutte».