Con buona pace per Adinolfi, non è lui a decidere chi si merita il paradiso
Con buona pace per Mario Adinolfi, è Dio a decidere se un uomo accusato di aver coperto svariati abusi pedofili si meriterà il paradiso solo perché omofobo, non lui.
Naturalmente riconosciamo che Benedetto XVI gli sia stato molto utile dato che al suo business incentrato sull'istigazione alla discriminazione ha fatto molto comodo un pontefice che si inventato che l'omosessualità sarebbe "oggettivamente disordinata" o che sarebbe preferibile un Donald Trump che costruisce muri contro i poveri rispetto a due gay per bene che chiedono di potersi amare in santa pace. Ma sinceramente lascia alquanto perplessi che lui cerchi si sostenere di essere "cristiano" scrivendo cose come questa:
D'altronde Adinolfi è quello che diceva di voler finanziare i militari russi impegnati in stupri minorili, quindi è probabile che lui fatichi a capire perché la pedofilia non è socialmente accettata al di fuori da certi ambienti ecclesiastici, anche se un prete pedofilo si era spellato le mani al suo comizio finanziato dai leghisti lombardi dopo essere stato accolto fra le autorità.