Lazio. La Meloni candiderà l'ennesima rappresentante delle lobby omofobe promossa da Provita Onlus
L'organizzazione forzanovista Provita Onlus annuncia che Giorgia Meloni candiderà in Regione Lazio la loro Maria Chiara Iannarelli, esponente dell'associazione famiglie numerose ed esponente dell'organizzazione omofoba “Articolo 21" che si batte contro l'educazione al rispetto nelle scuole.
Madre di cinque figli, promette che lei elargirà imprecisati "fondi alla natalità" da devolvere alle donne che dimostreranno un'elevata produttività del proprio utero, casualmente come lei, dato che lei sarà la prima ad assicurarsi nuovi fondi pubblici per la sua famiglia. E mentre lei si farà mantenere i suoi gigli a spese dei gay, è contro gli adolescenti trans che la signora promette che la regione negherà i trattamenti medici alle persone che soffrono di diforia di genere in quanto sgraditi alle organizzazioni forzanoviste che sostengono la sua candidatura.
Dichiarando di credere ciecamente alla fantomatica "ideologia gender", la signora Maria Chiara Iannarelli si fa promotrice delle bufale create dalla propaganda di estrema destra, tirando in ballo pure il Papa nel promette il suo impegno nella promozione della discriminazione. A Provita Onlus dichiara:
Molti sanno che il tema della libertà d’educazione è stato centrale nei miei tanti anni di attivismo nell’associazionismo pro-life e pro-family. Per me è la madre di tutte le battaglie. Come diceva don Luigi Giussani, senza libertà d’educazione, non vi è libertà di nessun tipo. In particolare, a causa delle ideologie che –come dice papa Francesco– stanno trasformando le scuole in campi di rieducazione, siamo chiamati come cittadini a fare tutto il possibile per fermarle. Anche qui l’attacco alla famiglia passa per delle pericolose trappole politiche che i governi nazionali e regionali mascherano come battaglie antibullismo e anti-discriminazione. Bisogna quindi affrontare il problema a monte, quando vengono pensati i progetti educativi, concentrandosi su chi li pensa, su come li pensa e che obiettivi ha. Mi riferisco a ben precise associazioni legate alla politica di sinistra, diventate vere e proprie lobby, che io ho visto con i miei occhi, a tanti tavoli, portare avanti non gli interessi dei ragazzi ma ideologie pericolosissime. Propongo il consenso informato dei genitori per tutti i progetti educativi. Inoltre, una battaglia fondamentale è quella di dare alle famiglie la possibilità di scegliere la scuola in cui vogliono educare i loro figli, unitamente al buono scuola, per fare sinergia tra pubblico e privato, in base al principio di sussidiarietà. Infine: basta con le sovvenzioni indiscriminate a migliaia e migliaia di progetti infondati e pericolosi, compresi quegli istituti anche sanitari che oggi, nel Lazio, spingono per la transizione di genere anche a bambini di 9-10 anni, senza diagnosi.
Insomma, lei calpesterà la Costituzione finanziando con denaro pubblico le scuole confessionali che promettono un indottrinamento omofobi dei bambini e cercherà di impedire che i ragazzi transessuali possano essere risparmiati da imprecisate "diagnosi". Ed ovviamente spiega che la regione si rifiuterà di farsi carico delle cure delle persone che hanno bisogno di ormoni, affinché il diritto alla propria identità sia riservato unicamente ai cittadini ricchi che possono pagare di tasca propria le cure che la destra gli negherà per ragioni ideologiche.