Le incongruenze di Adinolfi sul testamento biologic
I casi sono due: o Mario Adinolfi non è in grado di comprendere semplici testi o opera in profonda malafede. Infatti suscita imbarazzo il suo sostenere che il testamento biologico sia una"legge per farli fuori" quando il testamento biologico serve semplicemente per comunicare le proprie volontà, compresa quella di voler vivere in qualunque caso.
E se è chiaro a tutti che Adinolfi vorrebbe imporre la sa volontà agli altri attraverso leggi liberticide, appare davvero luciferino il suo sostenere che bisognerebbe vietare il diritto di scelta a chi vuole esercitarlo per sostenere un obbligo alla tortura dei malati terminali, ossia il motivo che rende poco utile la norma:
Chissà perché Adinolfi finge di non capire la differenza tra un diritto di un cittadino e un obbligo imposto ad un cittadino.
Va poi ricordato come ai tempi lui si oppose alla norma giurando che la gente avrebbe fatto a gara per morire. Smentito dai fatti, si accanisce contro chi non vuole sopravvivere in un'esistenza definita solo dal dolore, arrabbiato al pensiero di come potranno scegliere di andarsene dignità.
Quindi Adinolfi ammette di aver giurato il faso «per anni» cercando di spaventare gli sprovveduti dicendo che ci sarebbe stata «una mattanza di anziani e soffereti»?