Pillon celebra la famiglia di Benedetto XVI nonostante lo scandalo sugli abusi di Ratisbona
Secondo il rapporto finale presentato dall’avvocato Ulrich Weber, e divulgato dai media tedeschi, furono cinquecento i bambini che subirono violenze corporali nel coro del Duomo di Ratisbona. 67 subirono anche violenze sessuali. E si sostiene che «all’ex direttore del coro va rinfacciato di non aver fatto nulla nonostante sapesse».
Quel direttore era Georg Ratzinger, fratello di Papa Benedetto XVI. Ed è dunque alquanto discutibile che il leghista Pillon celebri la famiglia del suo amato Papa, quasi come se di quelle giovani vittime non gliene importasse nulla:
Dio, Patria e Famiglia. Il motto il motto mussoliniano che portò l'Italia in guerra. E Pillon pare essersi messo d'impegno per tentare di sostenere che il suo Benedetto XVI rappresentasse i disvalori dei neofascisti, evidentemente predicati anche dall'ideologia leghista.
Curioso è anche il link pubblicato da Pillon, dato che il leghista non ha usato il celebre servizio "bitly.com", ma un clone denominato "bitly.ws" che non offre alcuna informazione sull'utilizzo dei dati personali raccolti e non prevede alcun certificato per garantire la sicurezza del sito.