Pillon irride le donne vittima di veri massacri mentre vomita odio contro i mussulmani
L'ex senatore leghista Simone Pillon ama elogiare chi ostenta crocefissi e madonne, soprattutto se le loro convinzioni religiose vengono imposte agli altri con pillonica violenza. Ma da buon leghista, ama anche ostentare il suo pillonico odio verso quei musulmani che Borghezio irrideva portando maiali nelle moschee, arrivando a scrivere:
Pare abbastanza evidente quale sia l'intento che il signor Pillon cerca di far passare, neanche tanto tra le righe, in una frase che potrebbe essere stata formulata in forma di domanda proprio evitarsi una denuncia penale. E neppure ci dice quali persone sarebbero state "massacrate" per aver mostrato crocefissi a spese dei contribuenti, dato che a noi quei decessi non risultano.
A Pillon andrebbe inoltre spiegato che c'è una differenza sostanziale tra chi ostenta il crocifisso per pubblicizzare il proprio credo durante il telegiornale e chi indossa il velo perché la religione che ha scelto lo prevede. E du certo il termine "massacro" non è accettabile, risultando assai poco rispettoso per chi ne è stato vittima.
E se suscita imbarazzo pensare che in Italia ci siano avvocati condannati per diffamazione che usano i simboli religiosi come strumento di incitamento alla discriminazione, ignorando l'Articolo 19 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume”.
Eppure i suoi seguaci si eccirano, urlando che che è nel nome di Pillon che dovremmo violare la nodtra Costituzione e fare a gara con i talebani su chi riesca a limitare maggiormente le libertà personali:
Insomma, il loro sogno è una bella gierra di teligione in cui anche in Italia vengano ammazzate le ragazze che non indossano il crocefisso cone vuole Pillon. E se ne vantano pure...