Pillon richiama la Roccella odininandole obbedienza alle lobby integraliste
L'ex senatore leghista Simone Pillon, già riciclatosi come nuovo presidente dell'associazione san Tommaso Moro, attacca l'ultra fondamentalista Eugenia Roccella perché non lo aiuterà a inventarsi sotterfugi con cui cancellare il diritto di scelta delle donne.
Inveendo contro le sinistre in quel suo vivere di odio verso chi dissente dal suo pensiero unico, è dalle pagine di Libero che dichiara:
Personalmente ritengo che sul tema dell'aborto abbia perfettamente ragione il senatore Menia. Il diritto alla vita vale anche per i bambini non ancora nati. Condivido pienamente il suo disegno di legge. Non mi meravigliano le polemiche dei radical chic di sinistra, da sempre contrari alla difesa della vita umana del concepito. Mi spiace invece leggere il ministro Roccella che, con una frettolosa agenzia, precisa che la proposta del senatore di Fratelli d'Italia "non avrà seguito". Forse il ministro dovrebbe ricordarsi che la battaglia per riconoscere la personalità giuridica del concepito fu iniziata da Carlo Casini, fondatore del Movimento per la vita, fu sostenuta da san Giovanni Paolo II, da Benedetto XVI e viene portata avanti con coraggio anche da papa Francesco. Perchè mai non dovrebbe arrivare in Parlamento?
È indicativo che Pillon rivendichi gli esordi delle lobby anti-gay italiane, citando papi a caso e tacendo sui loro legami con l'ultra-destra, chiedendo che chi ha tratto profitto da loro operato sia chiamato ad obbedire alle loro pretese.
E se ne vants pure sui social, ribadendo che lui esige obbedienza a Casini da parte di chi ha partecipato alle manifestazioni anti-gay ereditate da Gandolfini:
Il riferimento è al family day del 2007, quello dove in prima fila a sfilare c'erano Belusconi, ai tempi con due famiglie. Fini, anche lui due famiglie, e Casini, ai tempi con già due o tre famiglie. Ed erano lì ad urlare che ai gay va negata una famiglia.
Inoltre è inaccettabile il fatto che Pillon sostenga che i sedicenti "cattolici" dovrebbero imporre leggi confessionali per vietare ogni dissenso dal loro pensiero unico, scimmiottando i peggiori integralisti che lapidano e uccidono nel nome della religione.