Adinolfi e la sua ossessione. Pure oggi insulta Fedez
Bravo Mario Adinolfi che se ne fotte dell'etica professionale e mistifica la realtà secondo convenienza. Dopo aver sostenuto che i crimini d'odio sarebbero una libertà di espressione" per quei neofascisti che lo invitano ai loro raduni, precisa di essere arrabbiato perché Fedez ha osato esprimere la sua opinione sulle lobby che promuovo l'odio omofobico o sui sottosegretari che si divertono a travestirsi da nazisti.
E se dal palco non è stato Fedez ad urlare "Giorgia liberalizzala" sulle note di "Maria Maria" dando espressione all'opinione dei milioni di italiani che abavo sottoscritto la petizione per chieder la liberalizzazione delle droghe leggere, è ricorrendo la solita polemica gratuita che scrive:
Se è emblematico osservare come Adinofli ricerchi parole che possano risultare il più offensive possibile, preoccupante è come continui a sostenere che bisognerebbe sopprimere ogni libertà di espressione perché lui non accetta che qualcuno possa non pensare come lui. E ciò ci spiegherebbe perché dica che l'Italia dovrebbe prendere esempio dal Quatar in tema di repressione delle liberà personali.