Adinolfi si mette a mistificare persino le leggi pur di attaccare la Roccella, Fedez e i diritti delle donne
Mario Adinolfi appare alquanto noioso nelle sue mistificazioni. Attaccando Fedez per aver criticato una ministra delle pari opportunità che dice che "purtroppo" le donne hanno dei diritti, scrive:
Appunto, l'articolo 1 della legge n. 194 impone di tutelare la vita "dal suo inizio" e non "dal suo concepimento", che è cosa assai diversa. E anche l'articolo 1 del codice civile definisce che «la capacità giuridica si acquista dal momento della nascita. I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all'evento della nascita».
Ad Adinolfi potrà non piacere, ma inventarsi assurde reinterpretazioni delle norme per sostenere che la legge direbbe quello che dice lui è abbastanza imbarazzante.
Inoltre l'aborto è un diritto e un feto non è un bambino, quindi non esiste alcuna fantomatica "soppressione dei bambini". Anche perché si diventa bambini dopo essere stati neonati, quindi il suo fare ricorso a parole usate fuori contesto allo scopo di ingannare i suoi proseliti lascia davvero sbigottiti.
Comunque sia, il giorno in cui Adinolfi resterà incinto, potrà tranquillamente decidere di non abortire.
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