Anche Belpietro nega i cambiamenti climatici


Dopo Nicola Porro, anche Maurizio Belpietro vorrebbe negare i cambiamenti climatici. E per farlo, si è affidato a Franco Battaglia, membro del "comitato scientifico" di Democrazia Sovrana Popolare.
Nonostante due singoli scienziati non paiano sufficienti per sostenere che milioni di scienziati si sbaglierebbero e se l'opinione di un partito anti-sistema critico sulla pandemia possa essere ritenuto la base per decidere che l'inquinamento sia cosa buona e giusta come sostiene Porro, scrivono:



Il signor Franco Battaglia esordisce sostenendo che l'invasione armata della Russia dell'Ucraina sarebbe «conflitto russo-ucraino» in quel loro costante tentativo di non condannare l'aggressione, ed ovviamente racconta che qualcuno "vorrebbe farci credere qualcosa" in quella solita formuletta che tanto piace ai negazionisti.

La sua tesi è che l'energia non costerebbe tanto perché Salvini ci aveva costretto comprare gas da un paese che ha deciso di iniziare a stuprare bambine di quattro anni, ma perché qualche cattivone osa pensare che l'inquinamento faccia male e sarebbe preferibile usare energia pulita:



Teorizza poi che alcuni «imbroglioncelli» avrebbero «taroccato i dati» e osato ipotizzare che la temperatura sia aumentando, come è facile constatare anche solo guardando il termometro. Ed è senza contrapporre alcuna sua teoria che inizia a sostenere che quei dati sarebbero falsi perché alcuni scienziati hanno faticato a contestualizzarli:



Dato che la destra ama far leva sul denaro e promettere che chi li vota potrà preferire il profitto al bene comune, lo scienziato di Belpietro decide che sarebbe colpa di chi pone limiti alle emissioni se qualche attività chiude:



Se Porro e Belpietro assicurano che l'inquinamento sia un bene che Salvini deve difendere, fa sorridere una società in cui la destra vuole proporre una "scienza di destra" che dica quello che fa comodo alla propaganda di destra.
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