Coghe non ha capito che il Festival lo paga la pubblicità e non il canone


L'organizzazione forzanovista Provita Onlus sta disseminando la rete con messaggi in cui il loro Jacopo Coghe continua ad urlare istericamente che lui non accetta che due uomini possano baciarsi e che lui vuole l'abolizione del canone per garantire che l'informazione sua data in mano a pochi ricchi editori privati.
Ricorrendo al loro becero populismo, ci spiegano che un conto è una Rai che offre spazio al loro Orsini, un altro è una Rai che non censura un bacio gay che minaccia il loro business incentrato sulla promozione della discriminazione:



Peccato che Sanremo non venga pagato coi soldi del canone, dato che le pause pubblicitarue ripagano abbondantemente il costo del festival. Invece le messe e i programmi cattolici trasmesse in TV sono totalmente a carico dei contribuenti.





Quindi, è con la scusa del suo voler corrompere i bambini all'omofobia che Coghe dice che con il soldi del canone pagato dagli altri bisognerebbe produrre solo quello che dice lui o distruggere il servizio pubblico a beneficio dei privati. E già in passato sostenne che è a nome dei bambini che andrebbe vietato ogni messaggio non discriminatorio:



Nelle scorse settimane, Coghe ha lanciato una petizione che mira a chiedere la censura dei gay dalla televisione in ottemperanza alle leggi anti-gay del suo amato Putin.
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