Coghe ritiene che chi sostava il ddl Zan debba tacere se il loro Mario Giordano si infila nel loro letto


Jacopo Coghe, in qualità di portavoce dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, appare davvero estenuante nelle sue continue mistificazioni. Tutto felice per aver aiutato Simone Pillon ad affossare una norma che avrebbe tutelato chi è vittima di odio, cita a casaccio il ddl Zan nel sostenere che chi lo sostenesse dovrebbe accettare che il suo Mario Giordano che incarica una giornalista di indagare sulla sua sessualità di terzi allo scopo di usare l'odio omofobo come pretesto per screditare chi critica i viceministri che si vestono da nazisti:



Quindi Coghe vuole sostenere che battersi per il ddl Zan voglia dire accettare intromissioni nella propria sfera privata? E quali sarebbero i fantomatici "insulti irripetibili" di cui parla l'estremista?
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