Il pastore Carollo: «Con Sanremo si voleva infettare la società con un virus mediatico chiamato peccato»
Pare abbastanza evidente che il pastore Luigi Carollo sia contrario al diritto di scelta delle donne che fu approvato per via referendaria il 17 maggio 1981, quando il 68% dei votanti si espresse a sostegno del diritto all'interruzione volontaria di gravidanza. Ma se lui ha il diritto di pensare ciò che vuole, parrebbe andare oltre il lecito diritto di opinione il suo elogiare quanti rispondono ai suoi post accusando di «satanismo» chiunque non la pensi come lui.
Aderendo al tema propagandistico attualmente più in voga tra le pagine di propaganda delle destre, il pastore evangelico attacca la Ferragni. Dice che a lui non sta bene che l'influencer indossasse una collana a forma di utero per ribadire che «i diritti riproduttivi sono diritti umani. Perché l’accesso all’aborto sicuro e alla procreazione assistita è una questione di diritti umani a cui non dobbiamo rinunciare».
In un curioso accostamento tra l'interruzione volontaria di gravidanza e il Covid, Carollo attacca anche la pandemia asserendo che non sarebbe provato che il Covid abbia ucciso 673 milioni di persone e che quella sarebbe forse una diceria.
Decide così che il sostenere i diritti delle donne o combattere il Covid sarebbero accomunati da «un virus mediatico chiamato peccato» e dichiara che «con Sanremo si voleva infettare la società»:
Alcuni suoi proseliti rilanciano le teorie di chi sostiene che quelli fossero simboli satanici, dicendo che Sanremo sarebbe "Satan-remo". Ed il pastore parrebbe approvare quelel teorie dispensando is uoi "mi piace":
In realtà il pastore Carollo non si è inventato nulla, dato che le tesi da lui sostenute e le immagini da lui pubblicate circolano nei gruppi neonazisti di Vk. Ed è sul social russo che alcuni camerati scrivono:
Ovviamente se la prendono con la senatrice Segre, da tempo al centro dell'odio fascista per essere sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti. Ma l'abitudine di accusare di «satanismo» chiunque sia critico verso il pensiero unico della destra neofascista non è una novità, dato che anche durante il lockdown alcuni gruppi fascisti lanciarono le stesse accuse:
La realtà, però, resta immutata. Se Carollo può decidere di non abortire, è lui a dire che glia ltri andrebbero costretti a non poterlo fare. Se Carollo può sposare chi vuole, è lui a chiedere che ad altri sia vietato di poter fare lo stesso. Loro non chiedono liberà personali, ma pretendono di potersi imporre sugli altri.