La petizione di Provita & Famiglia sull’ambiente è antiscientifica e pericolosa


Provita & famiglia onlus rilancia una petizione secondo cui il riscaldamento globale non è causato da attività umane ed è tutta una messa in scena.
Il titolo: “No alla tirannia ambientalista: il governo rigetti gli accordi globali ispirati a idrologie anti- umane” non va bene e in seguito cercherò di spiegare il perché.

La lobby ecologista -secondo la petizione- sostiene che l’uomo è “il cancro del pianeta” e che gli stessi attori del forum di Davos, dell’ONU e dell’UE appaiono catastrofici e allarmisti, “falsificando i dati sul cambiamento climatico” in relazione agli impatti sulle emissioni di CO2…
Si legge: “I sacerdoti della religione ambientalista che siedono al Forum di Davos e ai vertici dell’ONU (in particolare, nell’Intergovernmental Panel on Climate Change) e della UE, strumentalizzano, esagerano e falsificano l’impatto dell’attività umana e delle emissioni di CO2 sui cambiamenti del clima”.
Discorso che le grandi industrie gradirebbero, non comprendo e condivido come mai (menomale che non viene citata pure la Laudato sì) secondo loro, il Protocollo di Kyoto, l’Agenda 2030, l’Accordo di Parigi, il Green Deal europeo, il PNRR (menzionati nella petizione) sarebbero ispirati a logiche anti-umane.
Non ci sarebbe emergenza climatica per questi individui che non possono essere in alcun modo essere definiti scienziati. Alcune forme di inquinamento sono più evidenti e visibili rispetto ad altre, ciò non toglie che sussistono. Pensiamo all’inquinamento di plastica e all’oceano di plastica, le industrie oltre a produrre plastica emettono CO2 nell’atmosfera generando comunque inquinamento.
La petizione che ha superato le 5mila firme, dichiara che le radici culturali di questa “tirannia ambientalista” affonderebbero nel malthusianesimo. Sono dell’idea che il sovrappopolamento globale, l’aborto, la contraccezione, il controllo delle nascite, l’eutanasia e l’odio per la famiglia non c’entrano niente con il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico che le grandi industrie e i governi creano e permettono.
Qualcosa che sfugge a queste persone che credono di poter dire la qualunque.
Dopo aver citato alcuni dei più importanti accordi e atti sul clima concludono: “ Firma la petizione per chiedere al Governo Italiano di recedere in tutti gli organismi internazionali da trattati e regolamenti che si richiamano al totalitarismo ambientalista”. Scrivono anche a Giorgia Meloni, io invece chiederei al Premier di bloccare questa petizione e tutte le future che potrebbero creare avanzando al governo proposte simili.

Paolo Marraffa
Commenti