Mario Adinolfi attacca Elly Schlein: «I cattolici dovrebbero abbandonare il Pd»
Non ci risulta che Mario Adinolfi sia stato eletto Papa, quindi appare alquanto difficile comprendere perché si autoproclami leader dei "cattolici" in quella sua convinzione che essere omofobo ed avere due mogli lo renderebbe tale. E neppure si capisce perché il leader di un partito che nessuno vota voglia dispensare consigli, peraltro ricordando il suo fallimentare tentativo di candiarsi alla guida del Pd nel 2007 prima di iniziare a frequentare i raduni neofascisti insieme a Jacopo Coghe. In quell'occasione Adinolfi fu votato dallo 0,17% degli elttori, battuto da Enrico Letta, Rosy Bindi e Walter Weltroni.
In quella sua brutta abitudine a strumentalizzare la religione, Adinolfi dice che da leader di destra che promuove la destra, invita i "cattolici" ad abbandonare un partito che parla di accoglienza e diritti, ossia di temi che a lui non piacciono:
Evidentemente Adinolfi non si è accorto che in onda c'era una maratona di Mentana, così come appare alquanto surreale voglia paragonare delle primarie ordinarie a quelle che servivano ad eleggere l'assemblea costituende di un neonato partito. Fatto sta che, una volta che dimostrato che aveva sbagliato l'ennesimo pronostico, il fondamentalista romano scrive:
Quindi Adinolfi sostiene che lui, in qualità di leader di destra che incoraggia discriminazioni di destra, invita i "cattolici" ad abbandonare i partiti che non fanno politica di destra quanto lui.
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