Pillon insulta la Schlein irridendo il sessimo. Adinolfi cerca gente che gli dia soldi da scommettere


Ricorrendo a quel suo solito linguaggio violento incentrato sull'offesa e sull'irrisione altrui, l'ex senatore leghista Simone Pillon cita i suoi amichetti dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus per urlare che da omofobo impegnato nella difesa dei reati d'odio, lui disprezza una segretaria del Pd che riconosce dignità alle donne, non discrimina le minoranze e manco vuole affondare barconi pieni di migranti pur di accaparrarsi il voto dei razzisti.

Dato che i russi hanno tranquillamente dichiarato di aver scelto di finanziare la Lega perché ritengono che i loro elettori siano particolarmente ignoranti, non stupisce che Pillon li tratti da celebrolesi.. E così spera di aizzarli al sessismo omofobo usando a sproposito lo schwa, quando anche un deficiente sa che la Schlein è una segretaria e va chiunque definita al femminile (non al maschile come il suo signor Giorgia). Poi, in un evidente tentativo di incitare odio, accusa la nuova segretaria di non essere purosangue, di non essere una che mangia carne cruda alle sacre leghista della porchetta, di non essere contraria al diritti delle donne e di non essere omofoba. Insomma, la accusa di non sedere lui, cosa che pare più un merito che una colpa.
E se probabilmente bisognerebbe accendere ceri in ogni chiesa per ringraziare Dio che la Schlein non la pensi come Pillon, è con toni astiosi che il leghista scrive:



Immancabile è il suo dire che non sarebbe "cattolico" chi non è come lui. Tesi assai opinabile e che non pare manco originale, dato che da ore Adinofli la la stessa cosa sostenendo che per loro il "Cattolicesimo" non avrebbe senso se non viene usato per incoraggiare odio e discriminazioni:



Peccato che il loro voler sostenere che i "cattolici" saprebbero rappresentati da Pillon e da Adinolfi pare un'offesa Gesù, nonché un'inaccettabile offesa a chi crede che usare la religione per limitare le libertà altrui sia quanto di meno cristiano si possa fare.

E neppure pare così condivisibile il loro sostenere che a rappresentare i "cattolici" debba essere un no-vax con due mogli che chiede ai propri proseliti di dargli soldi da scommettere mentre promette guadagni miracolosi:



Promettere guadagni sufficienti a "compare una casa" pare oltre la pubblicità ingannevole. E Adinolfi sa quante agente si è suicidata perché coperta da debiti di gioco? Davvero ritiene che promuovere il gioco d'azzardo nella speranza di fare soldi facili sia un messaggio "cristiano".
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