Provita Onlus paragona il bacio di Fedez a Rosa Chemical ad uno stupro (e se la prende le femministe)


Sono ormai settimane che l'organizzazione forzanovista Provita Onlus invoca un'intervento di Giorgia Meloni affinché vieti ogni libertà di espressione offenda il loro pensiero unico ispirato alla propaganda evangelica dell'ultra-destra statunitense.
Arrabbiati perché Fedez e Rora Chemical si sono baciati sul palco dell'Ariston, è in un comunicato stampa a firma del solito Jacopo Coghe che scrivono:

Un amplesso mimato tra Fedez e Rosa Chemical e un bacio gay tra i due. L’ultima serata del festival gender di Sanremo ha dato il peggio di sé come purtroppo ci aspettavamo dopo serate all’insegna della propaganda LGBT, del gender fluid e dei messaggi su sesso, porno e poliamore. Per non parlare della vergognosa propaganda dell’aborto fatta da Chiara Ferragni, sempre nell’ultima sera, con la sua collana a forma di utero. Peccato che la stessa Ferragni si sia dimenticata di denunciare che proprio quell’utero viene messo in vendita e in affitto da donne povere e schiave per i capricci di chi vorrebbe figli a tutti i costi.

Insomma, nulla di nuovo. Loro dicono che ogni affermazione contraria al loro pensiero unico sarebbe "propaganda" e si lamentano che la gente non dica quello che loro volessero dicessero. Citano cos' a casaccio la GpA, urlano che a loro dà fastidio che qualcuno sostenga il diritto di scelta dalle donne previsto dal nostro ordinamento.

Ma dato che l'odio coltivato da Provita Onlus ha finalità prettamente politiche, subito spiegano che loro sostengono il progetto di Salvini atto a punire chiunque non faccia propaganda di destra:

Quanto visto a Sanremo non è degno di un servizio pubblico che gli italiani pagano obbligatoriamente con i soldi del canone ma è pura propaganda ideologica. Il governo deve intervenire immediatamente per accertare responsabilità e impedire che messaggi e scene del genere si verifichino in futuro non solo a Sanremo. Da anni, infatti, la Rai è diventata un calderone di propaganda LGBT con film, fiction e contenuti arcobaleno, sessualmente espliciti o che inneggiano all’utero in affitto e alla transizione di genere tra i minori, come abbiamo denunciato nei giorni scorsi con dei camion-vela a Sanremo e una petizione popolare che ha superato le 34.000 firme.

Quindi, a nome di 34mila firme raccolte su una piattaforma non certificata che invita a firmare più volte il testo, esigono che milioni di italiani siano provato dal diritto di vedere ciò che vogliono? E dato che a pagare il canone sono anche le vittime della violenta campagna di Coghe, con quale diritto lui urla che con i soldi degli altri andrebbe prodotto solo ciò che vuole lui?

In un'intervista, Coghe si è addirittura lanciato nell'affermare che «è stato fatto con i nostri soldi. Sono stati usati i soldi dei contribuenti per finanziare una propaganda. Una cosa che non accade neanche nei regimi totalitari. Quando Amadeus dice che bisogna parlare dell’amore omosessuale ai bambini e che la tv deve insegnare questo a tutti i piccoli, vuol dire che siamo in un regime di pensiero unico. E guai a chi la pensa in modo diverso».
Ed è curioso dica che sarebbe nazista non vietare il diritto di parola a chi non la pensa come i nazisti, i quali prendevano i gay e li uccidevano. Ma dato che al peggio non esiste fine, è mistificando i fatti che dichiarano: «La domanda che molti si pongono, dopo ciò che è accaduto ieri è: se un uomo avesse obbligato una donna ad un bacio in bocca in diretta tv, cosa si sarebbe detto? Apriti cielo. Le femministe si sarebbero stracciate le vesti per mesi, di fronte ad una scena del genere. Ma io ti faccio un’altra provocazione. Cosa sarebbe accaduto se qualcuno avesse detto che i bambini hanno diritto a nascere e che l’aborto è la soppressione di un essere umano. Sai cosa sarebbe accaduto? Ci sarebbero state proteste, persone incatenate davanti alla Rai».
Peccato che Fedez non sia stato stuprato come si inventa Coghe, dato che un bacio consensuale non è certamente uno stupro. E neppure è chiaro perché lui volesse andare in rai a dire che lui non accetta le definizione giuridiche del nostro ordinamento e che lui vuole che si diano più diritti giuridici ad un fero che ai bambini che affogano nel Mediterraneo.

Curiosa è anche la teoria di Coghe sul fatto che non guardare Sanremo equivarrebbe a dargli ragione sulla bufala "gender", sulla sua crociata contro i diritti sulle donne e sulla sua richiesta per l'imposizione di un pensiero unico deciso dalle lobby di estrema destra:



Peccato che Coghe abbia lanciato una petizione che è stata firmata da 34mila persone su 59,11 milioni di abitanti. Il che indica che 59,11 milioni di italiani non condividono le sue rivendicazioni, motivo per cui è molto grave lui cerchi di attribuirgli un falso consenso alla sua ideologia giocando a fare statistiche prive di senso.
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