Provita Onlus va a Sanremo a protestare contro una fantomatica “propaganda LGBT” al Festival

Tra le cose più comiche che si possono trovare a Sanremo, ci sono i camion vela di Provita Onlus che chiedono l’abolizione del canone Rai contro una fantomatica “propaganda LGBT” al Festival.
L'iniziativa si inserisce nella richiesta dell'organizzazione per una completa censura dei gay dai media in otteperanza alle leggi della loro amata Russia. E Jacopo Coghe pare pure vantasene:

In realtà paghiamo il canone anche ler le loro messe domenicali, per dare spazio ad Orsini e per produre un Tg2 salviniano che lavorasse per promuovere le destre. Ma Coghe non si laenta di tutto questo, preferendo urlare che con il canone dei gay dovremmo produrre solo ciò che piace alle lobby omofobe

Ovviamente non spiegano dove vedrebbero quella fantomatica “propaganda” teorizzata da Putin, anche se Jacopo Coghe, preferendo ripropotmrre l'osceno carrozzone con cui lo scorso anno insultarono Drusilla Foer:

Davanti a babalissimi discorsi sui diritti delle donne, è urlando che la destra dovrebbe cancellare ogni libertà personale, ad iniziare dalla libertà di oensiro, che Coghe sbraita anche:

Se non è chiaro dove avrebbe visto tutto questo, sempre non voglia sostenere che la Egonu vada ritenuta "immigrata" anche se italiana solo perché loro dono razzisti ossessionati dall'omofobia, sarebbe anche interessante scoprire gli dia i rubli necessari a quelle loro campagne di incitamento alla discriminazione. E riguardo alla fantomatica "propaganda gay", chiarisce che lui sostenga che vada ritenuta tale la semplice esistenza di Rosa Chemical:

Il fatto che Coghe chieda la censura dell'esistenza di persona a lui sgradite ricorda gli anni bui in cui Mussolini mandava al confino perché arrestarli come faceva Hitler avrebeb significato ammettere la loro esistenza.


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