Adinolfi dice che lui vuole vietare ai gay di avere figli per imporli a donne che non li vogliono


Mario Adinolfi appare davvero sgradevole nell'esultare perché la destra di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini ha deciso di obbedire ai diktat di Mosca ed ha stabilito che i figli dei gay vadano privati dai diritti e dalle tutele di cui godono tutti gli altri bambini.
Ed è altresì violento il suo sbraitare che i gay dovrebbero rinunciare ad avere una famiglia perché lui ha deciso che quella sarebbe una prerogativa da riservare a chi fa sesso con donne. Non importa essere sposate e non importa quante mogli si sposino, l'importante è che a letto sia data espressione ai suoi pruriti sessuali da maschio che ama vantarsi della sua propensione per il sesso bareback e per le mogli che si mostrano sottomesse.

Riguardo all'intervento del prefetto di Milano che ha vietato le trascrizioni degli atti di nascita esteri solo se riferiti a coppe gay, Adinolfi dichiara:

Era ora, visto che si trattava di un atto meramente politico senza alcun fondamento giuridico. Le lobby di questo Paese, in particolare la prepotente lobby Lgbt, devono abituarsi al fatto che non possono fare il bello e il cattivo tempo sfruttando unicamente il vento in poppa. Se vogliono cambiare le norme in questo Paese devono passare dalla legittimazione democratica e dalle aule parlamentari. Poiché in Italia la stragrande maggioranza dei cittadini non vuole che i bambini diventino oggetto di compravendita per soddisfare i bisogni delle cosiddette coppie omogenitoriali, è forse il caso che si rassegnino una volta per tutte. Perché, lo ripeto per l’ennesima volta, due uomini non hanno l’utero e per avere un figlio devono necessariamente affittarne uno, mentre le donne non avendo spermatozoi devono ricorrere a meccanismi di fecondazione assistita ed eterologa.

Fino a poco tempo fa, anche rispostarsi come ha fatto lui era illegale. Anzi, le figlie nate dalla sua seconda moglie sarebbero state ritenute immeritevoli di diritti e non avrebbero manco potuto ereditare.
Inoltre pare un po' patetico deliri di fantomatiche "Lobby gay" nell'unico Paese europeo, insieme a Ungheria e Polonia, in cui i gay non possono sposarsi, vedono privati dai diritti i propri figli e subiscono sistematici attacchi dal governo. Inoltre è molto preponente il suo accusare di "prepotenza" chi osa chiedere che i propri figli abbiano gli stessi diritti di cui godono le sue figlie, anche se nate da una donna che non è quella che lui ha sposato in chiesa.
Non meno surreali sono i suoi deliri su ovuli, uteri e fecondazione, dato he anche il suo collega Gandolfini non può avere figli ma lui è ben felice di dargli bambini concepiti da altri.


Riguardo alla decisione di Giorgia Meloni di privare i figli dei gay che vivono in stati civili dell'Europa dal loro diritto alla libera circolazione, Adinfolfi dichiara:

Nella mia carriera parlamentare ho fatto parte della Commissione Politiche europee che sostanzialmente ratifica qualsiasi cosa arrivi dall’Europa. Quando si prende una decisione del genere vuol dire che l’Europa l’ha fatta proprio fuori dal vaso. Esiste infatti un principio ben saldo, secondo cui le politiche della famiglia sono ambito di diritto nazionale. Quindi non possono esserci diktat o ingerenze da parte dell’Europa nel diritto di famiglia.

Peccato che sostenere che un bambini debba essere reso orfano d'ufficio perché lui odia i gay non pare aver nulla a che vedere con il diritto di famiglia, ma solo con l'odio omofobico che viene promosso da questo governo. Ed è ancor più aberrante dica che chi vuole voti deve promettere discriminazioni, giurando che lui sia certo che il Paese sarebbe omofobo anche se il suo partitino omofobo non lo vota nessuno:

Vorrei informare la neo segretaria del Pd Elly Schlein che se punterà su questi argomenti per riscuotere il consenso della maggioranza del Paese, sarà destinata ad essere eternamente minoranza. In secondo luogo dimentica che in Europa fra i ventisette Stati membri, ben quattordici non riconoscono il matrimonio omosessuale. Stiamo parlando della maggioranza degli Stati europei. Semmai l’Italia è capofila di una resistenza a diktat innaturali ed illogici imposti da Bruxelles.

Insomma, ne approfitta per dire che lui odia i diritti civili e trova "illogico" e "innaturale" pensare che chi ha dei genitori in Francia li debba avere anche in Italia. Ed ovviamente dice che lui si sente capofila della "resistenza" ai diritti dei bambini, spiegandoci forse perché ami intonare l'inno russo.

Inizia poi a dire che lui vuole che ai gay venga vietato di avere figlie e che si obblighino donne che non vogliono averli a doverli partorirli:

Siamo molto soddisfatti del voto in Senato e dell’atto adottato dal prefetto di Milano, anche se ci auguriamo maggiore coraggio per ristabilire la verità su altri fronti. In una stagione di pesantissima denatalità, che noi consideriamo il principale cancro del Paese destinato ad erodere le colonne portanti del nostro welfare, ci auguriamo di veder limitata al massimo la capacità di accesso alla soppressione di vite umane tramite l’interruzione volontaria di gravidanza. Noi riteniamo che i bambini debbano nascere, e secondo natura.

Il signor Adinofli pare dunque insinuare che i figli dei gay non nascerebbero "secondo natura", termine in cui probabilmente lui fa rientrare anche stupri visto che in quei casi lui chiede che la donna sia costretta con la forza a far screscere il figlio del suo stupratore. Eppure in natura esistono decine di specie in cui le coppie gay si prendono cura dei piccoli abbandonati dai loro genitori biologici, ma forse Adinolfi pensa che riconoscere la natura non sia utile all'ideologia innaturale che lui promuove.
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