Discriminati i figli dei gay, la Meloni se la prende con i figli delle detenute
Dopo aver privato i figli dei gay dai loro genitori, il Governo Meloni se l'è presa ora con i figli delle detenute. Dopo le ruspe con cui Salvini abbatteva le case dei bambini nati in famiglie a lui sgradite, è il sottosegretario Andrea Ostellari (già noto per il suo contributo nell'affossare le leggi contro i reati d'odio) ad annunciare che l'irreprensibile Giorgia Meloni vuole dietro le sbarre le madri, motivo per cui è a colpi di emendamenti che Fratelli d'Italia e Lega stravolto il testo già approvato a Montecitorio nell'aprile dell'anno scorso. E da un testo nato con lo slogan "mai più bambini in carcere" si è arrivati ad una norma che rischia di incrementare il loro numero.
La "mamma cristiana" pare dunque favorevole all'ipotesi che alcuni minori siano costretti a trascorrere i loro primi anni di vita negli istituti penitenziari assieme alle madri detenute, rigettando la un provvedimento che avrebbe impegnato il Ministero della Giustizia a stipulare convenzioni con gli enti locali per individuare le strutture idonee ad ospitare delle case famiglia protette.
Una volta discriminati i figli dei gay, discriminati i figli dei migranti e discriminati i figli delle detenute, c'è da chiedersi quali saranno i prossimi bambini che finiranno nel suo mirino.
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